Stagione 2021/2022

Serie A, Juventus Roma: le cose che non si diranno sulla partita [Video]

Come spesso è capitato negli ultimi anni, la Roma è tornata da Torino con un pesante zaino di recriminazioni sulle spalle e una sconfitta decisamente immeritata. Si potrebbe discutere a lungo sul modo in cui i giallorossi hanno perso la partita, sulla folle scelta dell’arbitro Orsato che ha pensato bene di fermare l’azione offensiva della Roma con Abraham pronto a calciare in porta da un metro per assegnare un calcio di rigore ai capitolini, ignorando dunque la regola del vantaggio. Si potrebbe discutere a lungo anche su quelli che discutono sul fallo di mano di Mkhitaryan, che 1) non colpisce la palla volontariamente (e da quest’anno la regola è stata aggiornata) 2) non avrebbe comportato il fischio dell’arbitro e la conseguente interruzione del gioco. Si potrebbe anche discutere sul fallo di mano di Cuadrado nell’azione che ha poi portato al gol la Juventus, arrivato con un tocco fortuito con la fronte di Kean sul colpo di testa di Betancur. Potrebbe essere anche Zaniolo il tema centrale del post partita, perché dopo 26 minuti di gioco la Roma ha perso il suo giocatore migliore, quello che in quei 26 minuti aveva letteralmente asfaltato i diretti avversari.

Ma oltre a tutte queste considerazioni che lasciano l’amaro in bocca, ce ne sono tante altre di cui invece si parlerà poco, e a cui voglio dedicare questo articolo. Perché non si dirà che la Roma ieri sera è uscita dal campo con il 52,1% di possesso palla contro il 47,9% della Juventus, che dimostra come i giallorossi ieri siano rimasti con la testa e con le gambe dentro alla partita dal primo all’ultimo minuto, prendendosi il campo e gestendo le operazioni con una continuità solo da elogiare. Non si dirà che la Roma ieri ha calciato in porta per ben 15 volte contro le 6 della Juventus, dimostrando che se tra le due squadre ce n’era una che ha fatto la partita, beh, questa ieri è stata la Roma di José Mourinho. Non si dirà che è stata la Roma ieri a essere più precisa nei passaggi (88 la Roma, 85 la Juventus), soffrendo poco e niente il centrocampo dei bianconeri. Non si dirà neppure che sono stati i giallorossi la squadra a realizzare più dribbling vincenti (10 contro i 3 della Juventus), a battere più calci d’angolo (6-0 il conto finale), e nemmeno che il 31% del gioco si è svolto nella metà campo della Juventus (contro il 22% nella metà campo della Roma). Non si dirà nemmeno che la Roma è uscita dal campo con 5 giocatori ammoniti contro i 3 della Juventus, con i bianconeri che tuttavia hanno commesso 18 falli contro i 13 degli ospiti. (per consultare le statistiche clicca qui).

Probabilmente non si dirà, o si dirà poco, perché la scena se l’è presa tutta l’arbitro Orsato, a cui giustamente oggi sono destinati la maggior parte dei commenti, che ieri la Roma non solo meritava di non perdere, ma probabilmente meritava anche di vincere, per quello che ha fatto vedere in campo. E invece chissà se si parlerà di una Roma che non riesce a battere le grandi, di José Mourinho che non è riuscito a cambiare questa tendenza, di una squadra che esce ridimensionata da un big match contro una Juventus molto meno forte rispetto agli anni passati.

Ma qualcosa di buono, invece, c’è: ed è quello che ha detto nel post partita José Mourinho. “Oggi dico solo: grande Roma. È l’unica cosa che posso dire ai miei e l’ho detto nello spogliatoio. Parliamo di una sconfitta, parliamo di 0 punti e se guardiamo la classifica oggi non abbiamo fatto punti. Ma oggi posso solo dire grande Roma sotto tutti gli aspetti: complimenti a tutti i miei, all’organizzazione, al dipartimento medico che ha fatto di tutto per recuperare i miei, ai giocatori che hanno fatto lo sforzo di giocare con qualche difficoltà, lavorando in piccoli gruppi in settimana, cercando di fare un piano di gioco che è stato fatto con grande concentrazione, fiducia e grande coraggio. Ovviamente una sconfitta sarà sempre una sconfitta per me. Se guardo alla natura del progetto devo guardare anche alla crescita della squadra e al modo di giocare. Posso sbagliare e avere un’opinione diversa dalla vostra, ma secondo me la miglior squadra, quella che meritava di più vincere, ha perso ma questo è calcio”.

Ed è da qui, esattamente da qui, che la Roma deve ricominciare, già da domenica prossima.

Forza Roma!

Juventus Roma: la partita

Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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