Stagione 2021/2022

Conference League, Roma Trabzonspor 3-0: missione compiuta [Video]

Missione compiuta! La Roma batte il Trabzonspor nella gara di ritorno con un netto 3-0 e accede alla fase a gironi della nuova competizione europea, la Conference League.

Dopo il successo ottenuto in Turchia i giallorossi hanno battuto nuovamente i turchi centrando il terzo successo consecutivo in altrettanti partite ufficiali disputate. Ad aprire le marcature ieri sera ci ha pensato Bryan Cristante, che ha sbloccato il match con una bella conclusione da fuori area. Poi è salito in cattedra Rui Patricio, che ha neutralizzato un gran colpo di testa di Hugo su azione d’angolo e si è reso protagonista di altri due ottimi interventi.

Dopo 400 giorni dall’ultima volta, poi, è tornato al gol Nicolò Zaniolo che, ben imbeccato da un lancio di Jordan Veretout, ha trafitto per la seconda volta il portiere ospite. Nei minuti finali ci ha pensato El Shaarawy a chiudere definitivamente i giochi siglando la rete del 3-0 finale.

Una partita ben giocata dalla Roma, che continua a mostrare progressi. Ottima la prestazione di Lorenzo Pellegrini, autentico trascinatore della squadra.

Molto soddisfatto anche José Mourinho, che ha parlato a fine gara ai microfoni di Dazn:

Cosa le è piaciuto di più della serata?
Mentalità, risultato ed empatia. Anche se in qualche momento la squadra ha avuto difficoltà perché l’avversario era bravo, la gente capisce che c’è spirito, odo di pensare il gioco e il club. Questo mi è piaciuto. È un peccato che una squadra come il Trabzonspor non giochi neanche in Conference, questa è una squadra da Europa League e di qualità. Se Rui Patricio non avesse fatto quella parata spaventosa, magari sarebbe stata una partita diversa. Magari andare a casa per 3-0 per loro è troppo pesante.

Questa partita è il riflesso di una reazione che si inizia a intravedere?
E’ importante giocare quando sei in difficoltà, quando domini è facile anche dal punto di vista emotivo. Quando sei in difficoltà devi soffrire, c’è un  anche per questo, che non è qui per visitare la città ma per fare queste parate qui. Quella parata permette di resistere nel momento di difficoltà. Poi siamo usciti in contropiede. Ma la realtà della partita è diversa.

Zaniolo?
Gli ho chiesto se aveva bisogno di due giorni di vacanza, ma mi ha detto di no. Domenica non ci sarà, mi ha detto che non vuole andare in vacanza e vuole stare con i compagni, questo è importante. Ma per me non sarebbe stato un problema.

Domani c’è la presentazione di Abraham.
Un po’ in ritardo (ride, ndr). Si vede che dal punto di vista fisico non è come siamo noi, ma tutti hanno capito la sua qualità e la mentalità perché nei suoi ultimi 3′ in campo, con qualche difficoltà, fa un colpo di testa difensivo fantastico e con Karsdorp fuori positivo, ha finito terzino. Shomurodov è entrato bene, è un peccato non aver fatto giocare Mayoral, anche lui meriterebbe.

Da quale punto di vista la sua squadra cresce di più?
Anche io cresco con loro, questo è importante per me. Penso che esista questa situazione: loro crescono con me, io con loro. Per lavorare bene ho bisogno di amare i miei giocatori. Se non ho quel feeling sono una persona e un allenatore diverso. Li ringrazio perché sono molto felice di crescere con loro.

Dove può ancora crescere la Roma in questo periodo?
Tante cose si possono migliorare. Dal punto di vista emotivo e mentale si sente, lo sento anche io, difensivamente la squadra sta bene anche quando abbassiamo il baricentro perché l’avversario domina. Dobbiamo migliorare per forza il pressing più alto, non siamo una squadra con giocatori per natura ai quali piace pressare, è gente più in grado di aspettare e giocare con la palla sui piedi. Io voglio una squadra che pressa di più e abbia più movimenti quando recuperiamo la palla. Voglio che siano bravi anche senza la palla tra i piedi. La gente deve capire che abbiamo vinto 3 partite e non 30, quindi tranquilli. Una cosa è essere felici per la crescita e per questo feeling positivo, ma dobbiamo avere la consapevolezza delle squadre del campionato italiano, con potere diverso, con un’esperienza diversa e una rosa diversa. Guarda la panchina, ci sono posizioni in cui facciamo un po’ di fatica ad essere competitivi ad alto livello. Ho 58 anni e non è l’entusiasmo della gente che mi fa dire quello che non devo dire, siamo tranquilli e stiamo benino.

Pellegrini?
Deve firmare il suo contratto domani o dopodomani. Il club è fantastico con lui e lui con il club. C’è uno sforzo incredibile per farlo felice per tanti anni, deve firmare subito. Se va in Nazionale firma dopo, se non va firma subito. Siamo felici, abbiamo bisogno di lui. Arriverà la firma.

Forza Roma!

Roma Trabzonspor: la partita

Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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