John Carew, attaccante norvegese classe ’79, arriva alla Roma negli ultimi giorni del mercato estivo della stagione 2003-2004 in prestito dal Valencia. I giallorossi di Fabio Capello, dopo aver rispedito Massimo Marazzina al Chievo, riprendono anche Gabriel Omar Batistuta dall’Inter, ma l’argentino decide di andare a chiudere la carriera con l’Al Arabi, squadra di Doha. Dunque, serve un attaccante, e la Roma individua nello spilungone svedese il possibile sostituto del bomber del terzo Scudetto.
Oltre a Carew sul mercato la Roma riesce a piazzare altri tre colpi: acquista Christian Chivu dall’Ajax e Amantino Mancini, oltre a riscattare definitivamente dal Leeds il forte centrocampista francese Olivier Dacourt.
John Carew non è un bomber di razza, ma i suoi gol non mancano quasi mai, e sono spesso decisivi: mette a segno il 2-0 della Roma sul Lecce il 30 novembre, poi apre le marcature contro la Sampdoria il 18 gennaio, (3-1 per la Roma, ndr), poi il 24 gennaio scrive il suo nome sul taccuino dei marcatori nella sconfitta della Roma a Milano contro i rossoneri in Coppa Italia, poi segna ancora il gol dell’1-0 contro il Chievo ad aprile (3-1 risultato finale), e il gol del 3-1 contro l’Empoli due settimane più tardi.
Nonostante la discreta stagione la società giallorossa decide di non riscattare il gigante norvegese a fine stagione, che dunque fa il suo rientro al Valencia chiudendo l’esperienza romanista con 29 presenze in campo e 8 gol segnati.
