Post Partita: il commento

Roma Spezia, Coppa Italia: la difficoltà di commentare l’assurdo [Video]

È piuttosto difficile commentare la partita di ieri tra la Roma e lo Spezia, una gara che ha praticamente tutte le caratteristiche dell’assurdo. Era una partita importante, un ottavo di finale di Coppa Italia, un match che la Roma avrebbe dovuto giocare con decisione e determinazione per portare a casa una qualificazione che, sulla carta, appariva anche piuttosto alla portata. E invece è finita come è finita, in un bagno di sangue dal quale nessuno ne esce pulito.

Inizio shock

Che non sarebbe stata una partita “normale” lo si è capito fin dai primi minuti, quando Borja Mayoral dopo aver anticipato bene il portiere ospite ha spedito alle stelle a porta sguarnita. E la legge del calcio, in questi casi, e con la Roma di mezzo soprattutto, è impietosa: dopo sei minuti una percussione in area di Maggiore ha consentito allo Spezia di guadagnare un calcio di rigore, trasformato da Galabinov. E qui è iniziato l’incubo della Roma, che dopo altri nove minuti ha praticamente regalato la seconda rete ai liguri con un grossolano errore di Kumbulla.

Oltre alle due reti subite nel giro di quindici minuti ciò che ha stupito in negativo è stata la confusione dimostrata in campo dalla squadra nell’uscire palla al piede dalla propria trequarti difensiva, anche grazie all’asfissiante pressing dei giocatori dello Spezia, letteralmente avvelenati e decisi a combattere su ogni pallone. Un problema che ieri sera i giallorossi non sono riusciti a risolvere in tutti i 120 minuti in campo.

La reazione della Roma, tuttavia, c’è stata. Trascinati da Gonzalo Villar, uno dei più lucidi in campo, e da Lorenzo Pellegrini, che ieri ha macinato km in lungo e in largo, i capitolini sono riusciti, non senza fatica, prima ad accorciare proprio con il numero 7 su calcio di rigore e poi addirittura a pareggiare a venti minuti dalla fine con Mkhitaryan. Poi è andata in scena la tragedia del teatro dell’assurdo.

Il teatro dell’assurdo

È iniziato al minuto 86, quando Borja Mayoral si è trovato sui piedi la palla della qualificazione. Un errore piuttosto banale di Vignali aveva permesso all’attaccante spagnolo di ritrovarsi tutto da solo davanti a Krapikas, ma il suo tiro è finito incredibilmente fuori. Triplice fischio finale, supplementari.

E qui, come se non bastasse, si è consumato l’ennesimo dramma: dopo due minuti di gioco Mancini ha ricevuto il secondo giallo (piuttosto dubbio), ed è stato espulso dal campo. Trenta secondi più tardi è stato il turno di Pau López: dopo aver lisciato la sfera l’estremo difensore spagnolo ha travolto Piccoli ed è stato espulso anche lui per fallo da ultimo uomo. Finita qui? No, macché. L’allontanamento dal campo dell’estremo difensore ha obbligato Mister Fonseca a operare una sostituzione, che sono poi diventate due: fuori Pedro per Fuzato, fuori Cristante per Ibañez. Ma nel computo finale il numero di sostituzioni effettuate dalla Roma sono sei, contro le cinque consentite. Dunque, la partita era già praticamente finita qui.

Ma ciò che accade alla Roma, a volte, va al di là dell’immaginazione. Dopo aver tenuto botta in 9 contro 11 nel primo tempo supplementare la Roma ha subito il gol dello Spezia, a opera di Daniele Verde, ex giocatore giallorosso, che con il suo metro e 68 di altezza si è prodotto in un colpo di testa vincente che ha battuto Fuzato. E infine, quando ormai i giochi erano conclusi, è arrivata anche la rete di Saponara, a firmare il 2-4 finale.

Roma Spezia è stata un incubo. Una partita addirittura difficile da commentare: dal punto di vista tecnico, tattico e anche arbitrale, perché di certo la direzione di gara dell’arbitro Ghersini di Genova (ricordiamo a chi legge che La Spezia si trova in Liguria) non è stata affatto cristallina. Ma quello che abbiamo visto ieri sera merita un serio approfondimento, da parte della società, da parte dello staff tecnico, da parte dei giocatori. Perché gli errori commessi ieri sera in campo e fuori dal rettangolo verde sono francamente inaccettabili.

Forza Roma!

Roma Spezia: la partita

https://www.youtube.com/watch?v=PV4hgLOLTR8

Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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