I Bomber della Roma

Hossam Mido, il Bomber egiziano dell’As Roma che arrivò al posto di Ibrahimovic

(Dal libro “Ho dimenticato come si fa gol“: Hossam Mido, il Bomber della As Roma arrivato nel 2004. Capitolo del libro integrale, riproduzione riservata).

Avete presente quelle giornate che iniziano male e finiscono peggio? Ecco, il 2004 per la Roma fu un anno che iniziò malissimo e finì ancora peggio.

Iniziò tutto nel momento in cui Fabio Capello, allora tecnico giallorosso, decise di lasciare la Capitale per trasferirsi alla Juventus, esercitando il diritto di recesso anticipato dal contratto che lo avrebbe legato alla Roma fino al 2005. “Non andrò mai alla Juventus”, aveva dichiarato il tecnico friulano, ma si sa, nel calcio le verità spesso durano solo una manciata di ore.

Dunque la Roma, per non farsi trovare scoperta, decise di prendere il tecnico della Fiorentina Prandelli, ufficializzato i primi di giugno. Ma a fine agosto, a ridosso dell’inizio del campionato, un grave problema familiare costrinse l’allenatore di Orzinuovi a lasciare la panchina giallorossa. Altro giro, altra corsa. Risultato: panchina vuota. Tanto che la società tentò il tutto per tutto, e telefonò a una vecchia gloria romanista: Rudi Voeller. E il Tedesco Volante non si tirò indietro, nonostante le enormi difficoltà che sapeva avrebbe incontrato sul suo cammino.

– Estate duemilaquattro

Sul mercato Franco Baldini cerca di muoversi per garantire al prossimo tecnico una rosa quanto meno competitiva. Arrivano dunque a Trigoria Simone Perrotta, il giovane promettente Philippe Mexes e Matteo Ferrari. Ma è anche l’anno in cui la Roma cede i suoi pezzi pregiati: Emerson e Zebina seguono Capello alla Juventus, Walter Samuel passa al Real Madrid, Lima vola in Russia per giocare con il Lokomotiv Mosca, mentre lascia i giallorossi anche Gianni Guigou, che da svincolato si accorda con la Fiorentina.

Ma è soprattutto in attacco che la Roma deve cercare di piazzare il colpo. E l’obiettivo numero uno è lui: Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, in forza all’Ajax, è un 23enne in rampa di lancio, che ben ha figurato con la casacca dei lancieri. Nonostante la giovane età, infatti, vanta 48 gol in 110 presenze con gli olandesi, e il suo nome inizia a circolare fortemente tra le stanze di Trigoria come rinforzo numero uno da mettere a disposizione del tecnico che verrà. Ma c’è anche un altro giocatore che piace parecchio: si chiama Hossam Mido. Egiziano, compagno di squadra di Ibrahimovic nell’Ajax. Si era separato dallo svedese per andare a fare esperienza prima al Celta Vigo, poi al Marsiglia, dimostrando in entrambi i casi di essere un attaccante dal gol facile. 4 reti in otto gare con gli spagnoli, 9 reti in 34 apparizioni con i francesi.

Così, a suon di gol, Mido inizia ad attirare su di sé le attenzioni di diversi club, tra cui la Juventus. Mido e Ibrahimovic, Ibrahimovic e Mido. Due ex compagni d’attacco, due bomber in rampa di lancio, con l’egiziano che, c’è da dire, sembra avere nelle corde più gol rispetto allo svedese. Nella stagione all’Ajax, infatti, Mido aveva segnato il doppio delle reti di Ibrahimovic. Dunque, se qualcuno cerca un bomber, quello è di sicuro l’egiziano.

Con il calciomercato che inizia a volgere al termine, le operazioni di compravendita di giocatori subiscono, chiaramente, una forte accelerazione. Sembra praticamente tutto fatto tra la Roma e Zlatan Ibrahimovic, con la Juventus che invece pare essersi assicurata le prestazioni del bomber Mido. La caratteristica di due rette parallele è quella di non intersecarsi mai. Si chiamano parallele apposta. Ecco, le trattative della Roma e della Juventus rispettivamente per Ibrahimovic e Mido erano due rette parallele, che non avrebbero mai dovuto incrociarsi. Ma, anche a dispetto della geometria, scopriamo che invece anche le rette parallele possono incrociarsi, quando di mezzo c’è la Roma. Perché magicamente queste rette non solo si incrociano, ma si scambiano addirittura. E succede così che a Roma accogliamo Mido, mentre a Torino, sponda bianconera, lì dove erano finiti Capello, Zebina ed Emerson, sbarca Zlatan Ibrahimovic.

Un po’ come sorpresi dal gioco delle tre carte, i tifosi della Roma provano a non masticare troppo amaro. Tutto sommato Mido non è mica l’ultimo arrivato: ha comunque un buon curriculum, nonostante sia piuttosto giovane, con i suoi 21 anni. “Dai, magari questa volta ci è andata bene e abbiamo preso quello giusto”.

Hossam Mido arriva a Roma il 31 agosto, giusto in tempo per farsi vedere all’opera dal neo tecnico Rudi Voeller e dai suoi tifosi nell’ultima amichevole pre campionato che i giallorossi giocano al Flaminio contro la Lodigiani di Dossena. Davanti a circa 8.000 spettatori, che accolgono con grandissimo calore il Tedesco Volante, i capitolini vincono per 3-0, grazie alle reti di Candela, Mancini e Montella. Mido subentra nella ripresa, al posto di Totti, ma non è che combini più di tanto, nonostante la differenza di due categorie che intercorre tra la Roma e la Lodigiani. Ma si sa, le prime partite servono sempre per prendere confidenza con la nuova realtà, quindi si cerca di mantenere un profilo basso per non esprimere giudizi affrettati.

Avete presente quando le giornate iniziano male e finiscono peggio? Ecco, alcune stagioni della Roma sono esattamente così. Perché anche quando le cose sembrano seguire il loro corso, quando nonostante le difficoltà le cose sembrino apparentemente funzionare, ecco lì che la sorpresa è dietro l’angolo.

Il 12 settembre la Roma di Rudi Voeller debutta in campionato. Il tedesco ha avuto solo una decina di giorni per vedere all’opera i ragazzi, e contro la Fiorentina di Miccoli e Riganò decide di affidarsi al classico e affidabile 4-4-2 con Totti e Cassano in attacco. Dopo 14 minuti la partita sembra in discesa: la Viola rimane in dieci per l’espulsione di Viali per fallo da ultimo uomo. Ma al 45esimo Cassano decide di mettere una mano in faccia a Chiellini e si becca un rosso diretto. Vantaggio numerico subito buttato alle ortiche. Per fortuna, però, nella ripresa Voeller inserisce Vincenzo Montella al posto di Candela, ed è proprio l’aeroplanino a regalare il successo alla Roma.

Tre giorni dopo i giallorossi sono di scena all’Olimpico per la prima partita della fase a gironi di Champions League. Anche questa volta per Mido niente convocazione: l’egiziano deve ancora trovare la forma migliore. Contro la Dinamo Kiev, però, la gara dura solo 45 minuti: alla fine della prima frazione, infatti, l’arbitro svedese Frisk viene colpito da una monetina lanciata dagli spalti, e decide dunque di sospendere la gara. Ai giallorossi viene inflitta una sconfitta a tavolino per 0-3, e per Voeller la situazione inizia a farsi critica.

Ma per la trasferta di Messina il tecnico tedesco può finalmente contare su Mido. L’egiziano si accomoda inizialmente in panchina per lasciare spazio al tandem formato da Corvia e Montella. E l’aeroplanino regala un vero e proprio show: risponde subito con un gol alla rete di Zampagna, poi al 61esimo entra Mido al posto di Corvia, e Montella sigla prima la rete del 2-2, poi su assist di testa dell’egiziano il gol del 2-3. Una prestazione piuttosto deludente della difesa romanista, però, regalerà la vittoria ai siciliani, con Voeller che, desolato, a fine gara dichiarerà: “Il calcio è brutale, abbiamo sbagliato due occasioni per andare sul 4-2 e abbiamo perso la partita”.

Ma l’ingresso di Mido, comunque, lascia ben sperare. Il centravanti è fisicamente imponente, in avanti nell’ultima mezz’ora si è mosso bene, servendo anche una bella palla a Montella in occasione del terzo gol. Nella gara successiva con il Lecce all’Olimpico l’egiziano entra di nuovo nella lista dei convocati di Rudi Voeller, che contro i salentini decide di schierare il tridente Totti-Montella-Cassano. Ma il problema della Roma non è l’attacco, bensì la difesa: al 41esimo Cassetti buca Pelizzoli dopo aver tagliato in due la retroguardia capitolina senza trovare grande opposizione, poi Cassano riesce a pareggiare, ma ancora una volta il Lecce si porta in vantaggio con Bojinov lasciato tutto solo in area di rigore. Tredici minuti più tardi Mido, che intanto aveva rilevato Montella, riesce subito a lasciare il segno: prende palla sul versante sinistro del campo, entra in area di rigore e serve ad Amantino Mancini una comoda palla solo da spingere in rete. È il gol del 2-2, risultato con cui si chiuderà la partita: per l’egiziano è un’altra ottima prova, a dimostrazione della sua progressiva integrazione negli schemi e nella rosa giallorossa.

Che ci sia qualcosa che non quadra nella Roma, però, è piuttosto evidente. E tutti i nodi vengono al pettine la domenica successiva al Dall’Ara, contro il Bologna di Carletto Mazzone. I rossoblù infliggono una pesante sconfitta ai giallorossi, nonostante i padroni di casa rimangano in 9 contro 11. Mido entra in campo al 41esimo del primo tempo, ma il suo impatto è piuttosto inconsistente, come inconsistente è la prestazione di una squadra che appare decisamente svuotata a livello mentale. Tanto da obbligare il tecnico Rudi Voeller a rassegnare le dimissioni. La Roma perde così il suo secondo allenatore nel giro di un mese.

Dopo la sconfitta in Champions contro il Real Madrid, gara nella quale la Roma era riuscita a portarsi in vantaggio di due reti, in cui Mido disputerà il quarto d’ora finale, arriva a Trigoria il terzo tecnico della stagione. È Luigi Del Neri, allenatore licenziato dal Porto. E il primo impegno è piuttosto proibitivo, perché arriva all’Olimpico l’Inter di Martins e Adriano.

Anche il nuovo allenatore opta per lasciare inizialmente in panchina il centravanti egiziano Hossam Mido: davanti Totti, Montella e Cassano formano un tridente tutta velocità e fantasia. Dunque per il roccioso attaccante è difficile ritagliarsi uno spazio dal primo minuto. Ma contro i nerazzurri, con la Roma sotto per 2-3, al 62esimo Mido entra in campo, ed è proprio lui a servire a Daniele De Rossi la palla che vale il definitivo 3-3.

Insomma: Mido finora non ha mai giocato da titolare, ma ogni volta che è entrato è sempre riuscito a dare il suo contributo. Le sue giocate non rubano l’occhio, ma si sta rivelando senza dubbio una pedina più che utile alla causa. Eppure, come per magia, tutte le cose positive che Mido riesce a fare con la Roma finiscono proprio qui, contro l’Inter. Perché nelle partite successive l’egiziano riesce a racimolare solo pochi minuti in campo, e nelle due volte in cui viene schierato da titolare contro il Siena in Coppa Italia e la Dinamo Kiev in Champions League spreca la sua occasione offrendo una prestazione a dir poco da incubo. La Roma perde entrambe le partite, e il tecnico Del Neri decide così di iniziare a far retrocedere Mido nella scelta delle rotazioni.

Mido comincia così ad alternare panchine a non convocazioni. Qualcosa si è rotto tra lui e il tecnico, che non lo vede più. A dicembre, nella vittoria della Roma a Brescia contro Caracciolo e compagni, scende in campo per l’ultima volta nei sette minuti finali al posto di Cassano. Ma a Trigoria c’è già chi sta lavorando affinché il futuro di Mido sia lontano da Roma: a gennaio, infatti, l’egiziano lascia la Capitale per accasarsi con gli inglesi del Tottenham, con cui firma per un prestito di un anno e mezzo. E conclude così la sua carriera romanista.

Arrivato con la nomea di un attaccante che segnava tanti gol, lascia la Capitale dopo aver totalizzato 14 presenze e 0 gol segnati. E fa sorridere, perché al Tottenham, invece, l’egiziano ritrova il feeling con la porta: nei primi sei mesi in Inghilterra, infatti, gioca 11 partite e segna 2 gol, poi nell’anno successivo diventano 11 le reti messe a segno in 27 partite. Insomma, un bomber che a Roma aveva semplicemente dimenticato come si facesse gol.

Qualche anno fa, in un’intervista rilasciata ai microfoni della DMC TV, Mido ha svelato i retroscena su quella trattativa di mercato che nel 2004 stava portando lui alla Juventus e Zlatan Ibrahimovic alla Roma. Andò così: “Nell’estate del 2004 era tutto fatto per il mio trasferimento alla Juventus, Ibrahimovic sarebbe dovuto andare alla Roma: tutte operazioni studiate dal nostro agente in comune, Mino Raiola. Una volta giunto in aeroporto, Mino mi chiamò dicendomi di cancellare il volo che mi avrebbe portato a Torino. Alla fine la Juventus decise di puntare su Ibrahimovic e io feci il percorso inverso approdando ai giallorossi”.

Strano.

Forza Roma!

(Le storie degli attaccanti della Roma che a Trigoria persero il gol le trovate qui)

Hossam Mido, il Bomber della As Roma del 2004

I Bomber della Roma

Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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