“Ci sono i tifosi di calcio e poi i tifosi della As Roma“, disse un giorno il grande Agostino Di Bartolomei. E aveva ragione, perché quello per la Roma è un amore irrazionale, quasi impossibile da spiegare. Un amore incondizionato, che va al di là delle partite e dei risultati: è un sentimento che ci porta a parlare di Roma in qualsiasi momento della giornata, in ogni situazione, perché la Roma è qualcosa che sentiamo sulla pelle, la Roma è indissolubilmente legata alla nostra identità.
Ed è per questo che Agostino Di Bartolomei è rimasto nel cuore di ogni singolo tifoso romanista: perché ha rappresentato esattamente quello stesso amore per la Roma e per i suoi tifosi. Un amore puro, vero, un amore da Capitano.
Romano e romanista, Di Bartolomei iniziò la sua carriera sportiva nelle giovanili della squadra giallorossa, maglia con la quale debuttò in Serie A appena diciottenne a Milano contro l’Inter il 22 aprile del 1973 .
Nelle undici stagioni capitoline Agostino totalizzò 311 presenze in campo con ben 69 gol all’attivo e un palmares di tutto rispetto: uno Scudetto nella stagione 1983/83, tre Coppe Italia nell’80, ’81 e ’84.
«Mi sono sentito fiero della mia città quando ho iniziato a studiare, bambinetto, e ho scoperto che passato di civiltà ha Roma e questo orgoglio mi ha aiutato a superare le prime difficoltà. Non ho mai invidiato quei bambini che vedevo arrivare su quei macchinoni americani che sembrano transatlantici, perché mi dicevo che io avevo molto di più, e di quello che conta veramente». (Intervista rilasciata da Agostino a Enzo Tortora)
Oggi Di Bartolomei avrebbe compiuto 68 anni. Roma non dimentica i suoi Capitani: auguri, Ago!
