Se dovessi spiegare cosa significa per me essere romanista oggi lo farei parlando di Rudi Voeller. Sì, perché quando il Tedesco volante arrivò alla AS Roma avevo poco meno di 7 anni, ma già ero innamorato dell’unica squadra della mia città, la Roma. Rudi Voeller, che a quell’epoca con gli amici chiamavamo Fèller (con la “e” completamente aperta) incarnò il vero e proprio romanismo.
L’arrivo a Roma
Rudi Voeller, il Re Operaio
Un giocatore che ha indossato la maglia della Roma con fierezza, rispettandola, nonostante non abbia avuto tantissimi top player come compagni. Mai una parola fuori posto, un vero e proprio tedesco naturalizzato romano che amava i colori giallorossi. E l’anno in cui se ne andò, dopo aver vinto la Coppa dei Campioni con il Marsiglia, il suo primo pensiero fu quello di dedicare il successo ai tifosi della Roma.
Un giocatore, un uomo d’altri tempi.
Auguri, Tedesco volante
Il Tedesco volante oggi compie 63 anni. Voeller ha indossato la maglia della AS Roma dal 1987 al 1992, totalizzando 197 presenze e 68 gol. Con i giallorossi ha vinto una Coppa Italia nel 1990-91, aggiudicandosi lo stesso anno il titolo di capocannoniere di Coppa Uefa con 10 gol e di Coppa Italia con 4 reti segnate.