Pensieri romanisti

As Roma: che la confusione finisca presto, l’imperativo è ricominciare

Due sconfitte nelle ultime due partite, Fonseca in bilico, l’allontanamento di Gianluca Gombar (team manager) e Manolo Zubiria (global sport officer), Tiago Pinto che non ha fatto in tempo a insediarsi come nuovo Direttore Generale che già è chiamato a mettere ordine in una Roma che nel giro di una settimana sembra aver perso la bussola.

Sono bastati quattro giorni neri per far dimenticare quanto di buono era stato fatto nei primi quattro mesi della stagione. Che, malgrado i due pesanti scivoloni nel derby e in Coppa Italia, continua a essere aperta e tutta da giocare. Perché in campionato, nonostante il caos che sembra regnare sopra Trigoria, i giallorossi occupano il quarto posto in classifica, a pari punti col Napoli, con un punto di vantaggio sulla Juventus (che deve recuperare una partita contro i partenopei), ma soprattutto una lunghezza davanti all’Atalanta, che ha fallito il sorpasso sulla Roma pareggiando il recupero contro l’Udinese, e due punti sopra alla Lazio.

As Roma: ricominciare è un imperativo

Minimizzare ciò che è successo tra derby e Coppa Italia non è sicuramente corretto, perché che si stiano commettendo degli errori è piuttosto evidente. Ma questa Roma non può farsi trascinare (o meglio lasciarsi scivolare) in fondo al baratro per un passaggio a vuoto di quattro giorni. La corsa al quarto posto, obiettivo complicato da raggiungere perché le pretendenti oltre a essere molto attrezzate sono anche piuttosto agguerrite, deve riprendere. E per ricominciare a camminare serve necessariamente che si metta un punto a questa confusione: che si risistemi tutto, che si lasci lavorare in pace Mister Fonseca, che la società si dimostri solida e dalla parte del tecnico e dei giocatori.

Memorie della scorsa stagione

I più attenti ricorderanno il cammino della Roma nella scorsa stagione quando, dopo aver chiuso il mese di dicembre con la vittoria a Firenze che valse il quarto posto in classifica, i giallorossi tornarono in campo a gennaio depauperando tutto il tesoretto accumulato. Due sconfitte in casa contro Torino e Juventus, poi vittoria a Parma in Coppa Italia e a Genova in campionato, seguite dal pareggio nel derby e da tre sconfitte pesanti contro Sassuolo, Bologna e Atalanta. “L’errore ci dona semplicemente l’opportunità di iniziare a diventare più intelligenti”, disse Henry Ford, imprenditore statunitense di fine ‘800. Ecco, serve dimostrare intelligenza, serve dimostrare di aver capito che quegli errori non devono più essere commessi. Sarebbe utile, per questa Roma, stampare i risultati ottenuti nel mese di gennaio del 2020 e attaccarli come manifesto nello spogliatoio. Per ricordare ciò che non bisogna fare, per ricordare che per eliminare la confusione è sufficiente che ognuno prenda il mano la sua pagaia e inizi a remare seguendo una direzione comune. Perché la Roma ha l’obbligo di ricominciare a giocare con il coltello tra i denti ogni singola partita di questa stagione.

La As Roma ha la possibilità di ricominciare a camminare da sola già da domani, nella gara casalinga contro lo Spezia. Ed è una partita importante, perché può e deve essere il match di rilancio. E non c’è confusione o problema che tenga: perché l’unica cosa che importa è la Roma.

Dunque, che la confusione finisca presto, perché qui c’è una stagione intera ancora tutta da giocare.

Forza Roma!

Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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