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Roma Milan: la domenica delle recriminazioni [Video]

È una sconfitta che brucia quella della Roma contro il Milan. Una partita che i giallorossi avrebbero dovuto giocare col coltello tra i denti, per cercare di sfatare il tabù che la vede spesso soccombere quando incontra sul suo cammino le grandi. E invece è arrivato un ko che pesa come un macigno, sulla classifica, sul morale.

E fin dai primi minuti del match le sensazioni non sono stato affatto positive: i giallorossi hanno cominciato la partita molto contratti, tesi, lasciando campo e pallino del gioco in mano ai rossoneri. Che nella prima mezzora hanno letteralmente messo alle corde la Roma, sfiorando in diverse occasioni il gol del vantaggio, anche per evidenti errori individuali che hanno consentito al Milan di presentarsi al tiro più volte, con Pau López bravo a sventare le minacce.

Ma nonostante la partenza decisamente negativa la Roma ha avuto anche un’enorme opportunità al 38esimo del primo tempo, con Rick Karsdorp che ha servito un pallone d’oro a Mkhitaryan mettendolo a tu per tu con Donnarumma, ma la conclusione dell’armeno è stata totalmente sballata. E poi, a un minuto dal termine, l’episodio che ha punito i giallorossi: pestone di Fazio su Calabria sulla linea dell’area di rigore e massima punizione per gli ospiti, che si sono portati in vantaggio con Kessie.

Dopo aver subito per quasi tutto il primo tempo la Roma nella ripresa è riuscita a reagire e a trovare anche il gol del pareggio con Jordan Veretout, ma è durata poco la gioia romanista: un rinvio inspiegabilmente scoordinato di Pau López ha servito l’occasione al Milan di verticalizzare e segnare la rete del definitivo 1-2. Un gol arrivato nel momento migliore della Roma, che peraltro recrimina anche per un contatto in area rossonera tra Mkhitaryan e Theo Hernández non ravvisato dall’arbitro Guida.

Roma Milan è la partita delle recriminazioni. Per il modo in cui i giallorossi hanno approcciato e condotto la partita, troppo intimoriti e vulnerabili davanti agli attacchi della squadra di Pioli; per la poca consistenza offensiva, dimostrata anche nelle occasioni da gol create; per un arbitraggio che avrebbe dovuto prestare molta più attenzione all’episodio in area milanista che ha visto Theo Hernández uncinare Mkhitaryan, con l’arbitro Guida che ha punito il fallo (fallo?) dell’armeno.

Certo, le recriminazioni non finiscono qui. Perché è chiaro che presentarsi a una partita così importante con mezza difesa fuori e senza Edin Dzeko è stata una mazzata notevole. E in campo, purtroppo, si è visto. La Roma ha assoluta necessità di poter contare al più presto su Ibáñez, Smalling e Kumbulla per tornare a schierare una difesa solida, e soprattutto recuperare la brillantezza di alcuni giocatori che ultimamente sembrano alquanto appannati, come Mkhitaryan (ma l’armeno è stato finora il calciatore più utilizzato da Fonseca, dunque una flessione è anche fisiologica), e soprattutto Pedro, che ancora appare piuttosto lontano dal giocatore ammirato a inizio anno.

Che sia una sconfitta che brucia non ci sono dubbi, soprattutto perché con il punto conquistato nelle ultime due giornate la Roma è scivolata al quinto posto in classifica. Adesso però è il momento di reagire e di riprendere a giocare con convinzione e a vincere le partite, perché se si vuole lottare fino a fine campionato per centrare un posto in Champions è necessario mettere da parte la delusione e tornare in campo già da mercoledì con la giusta determinazione.

Forza Roma!

Roma Milan: la partita

Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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