Stagione 2021/2022

Coppa Italia, Inter Roma: il rischio di scivolare nella mediocrità [Video]

La sconfitta della Roma a Milano contro l’Inter in Coppa Italia non è un risultato sorprendente, purtroppo. Enorme la differenza di spessore tecnico tra le due squadre, enorme il divario che separa Inter e Roma non solo dal punto di vista della resa in campo, ma anche da quello caratteriale. I nerazzurri e i giallorossi sono due squadre con ambizioni diverse, con una preparazione diversa, con titolari e riserve qualitativamente diversi. Dunque la sconfitta di San Siro, purtroppo, era da mettere in conto.

Tuttavia l’amaro in bocca che ha lasciato la partita di ieri sera non è stato causato dalla sconfitta, che come detto era anche piuttosto prevedibile. Deriva, piuttosto, dal modo in cui la Roma ha approcciato una gara che, per quanto difficile potesse essere, era sempre un quarto di finale di Coppa Italia, una partita secca, in cui tutto poteva, anzi sarebbe potuto, succedere. Dico sarebbe potuto perché la Roma ieri è scesa sul rettangolo verde di gioco già spaesata, già disorientata, già arresa, tanto da incassare il primo gol dei nerazzurri dopo neanche due minuti. Poi per carità, la Roma ha provato a reagire, ha tentato di rientrare in gara, ma sempre dopo aver preso il primo schiaffo, pesante, della partita. E, si sa, dopo essere stati colpiti risulta sempre molto difficile riuscire a rialzarsi.

Va bene, la rosa non può vantare valori tecnici eccelsi; d’accordo, a questa squadra manca un organizzatore di gioco in mezzo al campo; sicuro, a livello difensivo spesso emergono tutti i limiti dei giocatori (vedi l’inspiegabile cambio di campo di Ibáñez sul primo gol, vedi lo spazio lasciato a Sánchez in occasione del raddoppio interista, oltretutto viziato da un fallo subito da Sergio Oliveira non ravvisato dall’arbitro Di Bello); ma è pur vero che deprime parecchio vedere una squadra entrare in campo senza riuscire a dare almeno fastidio a un avversario sì più forte, ma che gioca sempre con 11 giocatori.

Che il progetto della Roma di Mourinho fosse un progetto a lungo termine lo sapevamo fin dall’inizio. Dunque, nessun tipo di preoccupazione esagerata, serve calma e pazienza. Ma al contempo, però, è necessario anche dimostrare alcuni piccoli progressi quando si affrontano le partite, che nelle ultime uscite, purtroppo, non si sono registrati. Per questo, nonostante gli infiniti limiti tecnici, evidenti a tutti, la squadra è chiamata a fare molto di più. Dal punto di vista dell’impegno, dell’organizzazione in campo, dal punto di vista del modo in cui approccia le partite. Perché non vincere contro le squadre più forti ci può anche stare, ma poiché questa tendenza inizia a verificarsi anche quando la Roma affronta squadre meno attrezzate di lei, ecco, la questione diventa preoccupante. E si rischia di scivolare in una piscina di mediocrità dalla quale, invece, bisogna evitare di infilarci anche un solo dito del piede.

Forza Roma!

Inter Roma: la partita

Post Partita

Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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