Missione compiuta per la Roma, che doveva battere il Torino per approfittare del passo falso di Juventus, Atalanta, Lazio, Milan e Napoli e l’ha battuto. I granata sono rimasti fin da subito in dieci uomini, per effetto dell’espulsione di Singo, reo di aver commesso due falli al limite del regolamento nei primi 13 minuti di gioco. Poi ci ha pensato il solito Mkhitaryan ad aprire le marcature al 27esimo, con una bomba che non ha lasciato scampo all’estremo difensore granata, e da lì in poi la partita della Roma è stata tutta in discesa.
Il gol del raddoppio è arrivato su calcio di rigore, assegnato dall’arbitro Abisso per il fallo di Bremer su Edin Dzeko. Per il centrocampista francese si tratta del sesto gol in campionato, ed è il nono rigore consecutivo trasformato. La rete del 3-0 è arrivata nella ripresa, dopo una bella azione corale alla quale hanno partecipato Pellegrini, Mkhitaryan, Pedro e Borja Mayoral, con il numero 7 giallorosso che ha poi uccellato Milinkovic Savic con un sinistro sotto all’incrocio dei pali.
La moviola a tenere banco
Ma a tenere banco non è tanto il 24esimo punto conquistato dalla Roma (25 se si considera il pareggio di Verona), neanche il terzo posto in coabitazione con la Juventus, tanto meno la splendida vena realizzativa di Mkhitaryan, autore ieri del settimo gol in dodici partite disputate. Si parla dell’arbitraggio di Abisso, e degli errori che avrebbe commesso il fischietto nella direzione di gara.
Il primo episodio riguarda il secondo giallo di Singo, già ammonito per aver fermato Mkhitaryan in ripartenza. Il 19enne ivoriano ha rimediato la seconda sanzione per un intervento a martello sul piede di Spinazzola. Un intervento simile a quello che aveva fatto Obiang la settimana scorsa su Pellegrini, ma questa volta aereo. Può essere severo il secondo giallo? Sicuramente l’intervento di Singo è con il piede a martello, dunque l’unico che forse dovrebbe recriminare è proprio il giovane calciatore del Torino per eccesso di irruenza.
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Il secondo episodio che viene contestato (ma non dal Torino, nemmeno dai giocatori granata, bensì dai “moviolisti”) è il possibile fallo di Mancini su Belotti nell’azione del primo gol romanista. Generalmente questo tipo di azioni vengono chiamate “anticipi dei difensori”, come si può ben vedere dal video seguente. Mancini tocca sì con la coscia Belotti, ma anticipa l’attaccante con il piede sinistro, dunque soffiando la sfera all’attaccante della nazionale.
Dov’è il fallo precisamente? DOVE? pic.twitter.com/3h4utOt6xX
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Sul terzo episodio, quello del rigore di Bremer su Dzeko, appare inutile anche soffermarsi, visto che è piuttosto netto l’impatto del difensore granata sull’attaccante bosniaco.
Insomma, la narrazione di tutto ciò che accade intorno alla Roma è importante, ed è importante anche avere consapevolezza che non sempre c’è coerenza in ciò che viene scritto e commentato. Tutti i moviolisti erano stati d’accordo con Maresca che non aveva punito il fallo di mano di Ayhan del Sassuolo con un calcio di rigore (ma allora come mai Maresca è stato fermato per un turno?), ma nessun moviolista ha poi gridato allo scandalo per il rigore dato al Sassuolo cinque giorni più tardi contro il Bologna, in un’azione molto molto simile a quella che aveva visto come protagonista il giocatore neroverde.
Parlare di calcio
Tornando a parlare di calcio e di campo, ieri ancora una volta ottime conferme da parte di Gonzalo Villar, un giocatore che sta crescendo partita dopo partita, e bene anche il rientro di Smalling, che ha disputato 90 minuti in scioltezza dimostrando di aver recuperato dall’infortunio al ginocchio. Ora la Roma avrà poche ore per recuperare prima dell’impegno di domenica a Bergamo contro l’Atalanta. Una partita difficile, rognosa, tosta, che i giallorossi dovranno giocare con il coltello tra i denti.
Forza Roma!
