Post Partita: il commento

Roma Shakhtar: la banda Fonseca suona tre volte [Video]

Dzeko, Veretout e Zaniolo infortunati. Smalling in panchina, Mkhitaryan costretto a uscire dopo 35 minuti di gioco per un fastidio al polpaccio. In pratica la Roma ieri sera è stata costretta ad affrontare lo Shakhtar Donetsk senza cinque dei suoi migliori giocatori. Una gara complicata, perché gli ucraini avevano dimostrato tutto il loro valore nel girone B di Champions League dove si erano classificati al terzo posto solo per differenza reti (e per aver perso gli scontri diretti con il Borussia Monchengladbach), ma vincendo per ben due volte, in casa e in trasferta, contro il Real Madrid di Zidane e pareggiando 0-0 entrambe le partite con l’Inter di Antonio Conte.

Insomma, la gara che attendeva ieri sera la Roma non era affatto semplice. Ma i ragazzi di Mister Fonseca ieri si sono resi protagonisti di una prestazione praticamente perfetta. Hanno atteso lo Shakhtar, coprendo tutti gli spazi, aggredendo i portatori di palla ucraini nella propria metà campo, asfissiando ogni tentativo di manovra dei seppur bravi palleggiatori brasiliani della squadra neroarancione. Concentrazione, tigna, determinazione e concentrazione che non hanno abbandonato i giocatori della Roma per neanche un istante, e il risultato è stato quello di una vittoria rotonda, bella, pulita e pesante.

La vittoria della Roma contro lo Shakhtar è la vittoria di tutti: del Mister, che ha preparato in maniera intelligente la partita sorprendendo gli ucraini che non sono riusciti quasi mai a impensierire la retroguardia capitolina; di Pau López, che quando è stato chiamato in causa ha risposto presente sfoderando tre parate importanti che hanno consentito alla Roma di chiudere per la quinta volta nelle ultime dieci partite con la porta inviolata; di Bryan Cristante, che se la doveva vedere contro i rapidi attaccanti “ucraini”, surclassati, disintegrati, imbavagliati dal centrocampista che da difensore sta offrendo prestazioni di alto livello.

È la vittoria di Lorenzo Pellegrini, autentico trascinatore della squadra e autore del gol che ha aperto le danze. Una prestazione quella del Capitano di qualità e tanta quantità. È la vittoria di Rick Karsdorp, giocatore che a inizio anno sembrava non potesse giocare a calcio ma che ieri ha praticamente annullato un giocatore come Ismaily, terzino di spinta che non è quasi mai riuscito a vedere la linea di fondo. È la vittoria di Stephan El Shaarawy, che ha trovato il suo primo gol della sua seconda esperienza in maglia giallorossa, una rete di pregevole fattura, che ha consentito alla Roma di trovare il raddoppio. È la vittoria di Gianluca Mancini, un baluardo in difesa e un vero e proprio goleador sui calci piazzati (nessuno in Italia ha segnato 5 gol di testa come lui). È la vittoria di Gonzalo Villar e Amadou Diawara, che hanno coperto il campo in lungo e in largo, disegnando geometrie ma anche rincorrendo avversari e dedicandosi alla fase difensiva.

Insomma, una partita completa quella dei giallorossi, che tra una settimana si presenteranno a Kiev per disputare la gara di ritorno. E sarà importante scendere in campo consapevoli della bella vittoria ottenuta all’Olimpico, ma sempre con la stessa determinazione, per guadagnarsi sul campo il meritato passaggio del turno.

Forza Roma!

Roma Shakhtar: la partita

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Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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