Pensieri romanisti

Dov’è il tattico italiano da affiancare a Mister Fonseca?

“La Roma sta pensando di affiancare un tattico italiano a Mister Fonseca”. “La società è intenzionata a inserire qualcuno che possa aiutare il mister portoghese a capire meglio la Serie A”. Recitavano più o meno così gli articoli di giornale usciti il 21 agosto passato, tutti incentrati sulla conferma del tecnico lusitano sulla panchina giallorossa con la possibilità, però, che la società gli affiancasse un uomo, italiano, che potesse sopperire alle mancanze (?) tecnico-tattiche dell’allenatore dovute alla sua poca esperienza nel campionato nostrano.

Risultati utili consecutivi

Un allenatore, Fonseca, che alla sua prima stagione sulla panchina della Roma non aveva raggiunto risultati strabilianti, per carità, ma era riuscito comunque a centrare il quinto posto in classifica con 70 punti conquistati su campo in 38 partite, finendo dunque il campionato davanti a club blasonati come Milan e Napoli.

Una Roma che, oltretutto, aveva chiuso con otto risultati positivi (7 vittorie e 1 pareggio) e che ha pagato oltremodo la sconfitta rimediata negli ottavi di finale di Europa League contro il Siviglia, partita nella quale Mister Fonseca ha dovuto fare a meno di due giocatori chiave come Smalling e Veretout, in pratica la spina dorsale della squadra.

Affiancare un tattico italiano

Affiancare un tattico italiano. Chi voleva farlo? La società. La Roma. Il Club. Ma chi era la società? La notizia sul meraviglioso tattico italiano da affiancare a Fonseca è uscita quattro giorni dopo l’insediamento dei Friedkin, che molto probabilmente in quei giorni avevano tutt’altro a cui pensare. Giorni in cui la Roma non poteva neanche contare su un direttore sportivo (come ancora oggi, d’altronde), visto il licenziamento di Gianluca Petrachi.

Ripensare a quegli articoli oggi fa sorridere. Per diversi motivi. Perché quando ci si trincera dietro all’affermazione “la società ha deciso che” senza fare nomi vuol dire semplicemente tradurre su carta voci di corridoio, spifferate che arrivano di sottecchi, da fonti che non vogliono essere citate. E allora la domanda è: ma queste, secondo voi, sono notizie? Mettiamoci per cinque minuti, solo cinque minuti, nei panni di Mister Fonseca, un tecnico che in carriera ha allenato, tra le altre, squadre come Porto, Sporting Braga, Shakhtar Donetsk, club che hanno anche disputato la Champions League e con cui ha vinto anche trofei. Parlare di affiancare un tattico italiano a un professionista come Fonseca è stata un’affermazione decisamente poco elegante.

Rispondere sul campo

Intanto Fonseca, giustamente, ha tirato dritto, lasciando parlare gli altri e concentrandosi sul campo. E in questo inizio stagione, finora, i risultati stanno dando ragione a lui. 11 partite disputate, 7 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta a tavolino. Terzo posto in classifica in solitario e terza migliore difesa della Serie A (togliendo le 3 reti di Verona). E un altro dato ancora, che va tenuto in considerazione: contro il Parma mister Fonseca ha raggiunto le 60 panchine con la Roma. Sessanta partite in cui i giallorossi sono andati in gol 120 volte, segnando dunque una media di due gol a partita. L’ultimo tecnico che era riuscito in questa piccola impresa fu Herbert Brugess tra il 1929 e il 1931. Praticamente 90 anni fa.

La Roma va amata, sostenuta e, soprattutto, rispettata.

 

Forza Roma! ❤️

 
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Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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