È il 20 agosto del 1995, la Roma di Carlo Mazzone ospita allo stadio Olimpico il Siviglia di Suker, in una gara amichevole utile per presentare la nuova squadra ai tifosi romanisti, accorsi numerosi (sedicimila spettatori) per vedere all’opera i giallorossi e i neo arrivati Gigi Di Biagio ed Enrico Annoni.
Tante le assenze nelle fila della squadra capitolina, che deve fare a meno di Daniel Fonseca, Abel Balbo, Pluto Aldair e Francesco Moriero. Davanti, dunque, gioca un ragazzino di 19 anni, definito dal “Corriere della Sera” la punta di scorta. Il ragazzino di 19 anni sembra non essere uno che ha paura, e dopo 18 minuti di gioco è proprio lui ad andare in gol. Azione in velocità tra Cappioli e Statuto, assist in verticale di quest’ultimo per “la punta di scorta” che, con un perfetto diagonale, supera il portiere spagnolo Unzué.
È il gol che vale il successo per la squadra di Carletto Mazzone, ed è quel giovanissimo attaccante a risolvere la partita. Un attaccante che si chiama Francesco Totti. Ed è la partita in cui Totti si ritroverà davanti a sé il portiere Ramón Verdejo Monchi, che subentrerà al 20esimo della ripresa al posto del suo collega Unzué.
Roma Siviglia, 1995: le formazioni
ROMA: Cervone, Annoni (46′ Cherubini), Lanna, Di Biagio (75′ Scarchilli), Petruzzi, Carboni, Cappioli (46′ Beretta), Statuto, Giannini (46′ Branca), Thern, Totti. All: Mazzone.
SIVIGLIA: Unzue (65′ Monchi), Pedro (83′ Estebaran), Jimenez (46′ Martagon), Prieto, Juanito, Moacir, Rafa Paz, Moya (75′ Santaella), Suker, Oulida (75′ Tevenet), Marcos. All: Toni.
