È stato raggiunto nella notte l’accordo tra l’As Roma di Pallotta e il gruppo Friedkin per la cessione del club. Lo ha notificato il sito ufficiale della società giallorossa. Un’operazione da ben 591 milioni di euro che dovrebbe concludersi ufficialmente entro la fine di questo mese. Dunque, la Roma cambia proprietario: James Pallotta lascia i giallorossi dopo otto anni, per i giallorossi inizia una nuova fase.
La notizia della cessione della società era nell’aria già da tempo, si attendeva solo l’ufficialità. Cosa cambierà con l’addio di Pallotta e l’arrivo di Friedkin onestamente non lo so. Nel senso che nessuno sa quali saranno i piani del nuovo presidente, quali gli obiettivi, quali le potenzialità. Qualsiasi tipo di discorso sulle prospettive della nuova Roma appare prematuro, quindi ciò che importa in questo momento è rallegrarsi per l’inizio di una nuova era mantenendo però sempre i piedi per terra.
Ma un aspetto positivo peraltro immediato già c’è. L’addio di Pallotta sarà utilissimo per ritrovare compattezza in un ambiente che si era lentamente, e largamente, frammentato. L’addio di Pallotta mette la parola fine alle battaglie tra tifosi, tra giornalisti, tra radio. Finisce il teatrino dei pro Pallotta e dei contro Pallotta. Finiscono le discussioni infinite e laceranti sulla Roma. Finisce, finalmente, tutto. E torna, finalmente, al centro dei nostri pensieri SOLO la ROMA.
Perché questa nuova ondata di freschezza ed entusiasmo che porta l’arrivo di un nuovo presidente servirà per tornare a tifare TUTTI INSIEME per la Roma. Senza più fazioni, senza più discussioni, senza più isterismi, senza più retrogusti amari.
Così, come deve essere, come dovrebbe sempre essere: nel cervello SOLTANTO la ROMA!
