Interviste post partita

Mourinho al termine di Roma Genoa: “Zaniolo prenderebbe gli stessi cartellini se giocasse con Inter, Juve o Milan?”

(asroma.com) Dopo il match pareggiato dalla Roma contro il Genoa Mourinho ha parlato nella consueta conferenza stampa post match. Ecco le parole di Mourinho al termine di Roma Genoa: 

Come ha vissuto il gol annullato?

“No, non voglio commentare. Posso commentare la partita, ma non commento né la rete, né il rosso (di Zaniolo, ndr), né le reazioni dopo il gol annullato”.

C’è qualcosa su cui vuole tornare?

“Preferisco evitare. Preferisco non parlare dell’incidente”.

Si poteva sfruttare un po’ più l’ampiezza, vista l’ultima partita del Genoa?

“Il Genoa è una squadra che gioca disperatamente per prendere punti-salvezza, e quindi gioca come gioca. Gioca una partita brutta, ma gioca una partita che le consente di portare a casa il suo punto. Non è una critica, perché se fossi al loro posto probabilmente farei lo stesso. È difficile affrontare una squadra che gioca così.

Nel primo tempo abbiamo dato ampiezza, ma senza profondità: ogni volta che la palla arrivava a Maitland-Niles e a Karsdorp, non c’era profondità, non c’era continuità, i giocatori erano isolati. Nella ripresa abbiamo cambiato questa dinamica, e lo abbiamo fatto anche prima delle sostituzioni: abbiamo fatto un triangolo a destra e a uno a sinistra, abbiamo creato tanto, siamo arrivati tante volte nella situazione in cui sul cross perfetto può essere gol. Ne abbiamo avute tante di situazioni come questa. Per esempio, quando Zaniolo ha ricevuto un assist da sinistra e ha messo la palla alta.

Nel secondo tempo, anche in undici contro undici – e non ho avvertito molte differenze rispetto a quando il Genoa è rimasto in dieci – abbiamo fatto di tutto per vincere. E penso che la squadra che fa di più per vincere sia quella che meriti. Ma ok, diamo merito al Genoa che ha fatto la partita che voleva fare e che ha preso il punto che voleva prendere”.

Gli applausi dello stadio a Nicolò Zaniolo

El Shaarawy è una risorsa importante per le prossime gare.

“Per la prima volta, oggi ho sentito di avere una panchina che poteva aiutarmi a vincere la partita. Non abbiamo vinto, ma ho visto che avevo soluzioni diverse, per cambiare giocatori e dinamiche. Adesso abbiamo più opzioni di prima in panchina. Con Stephan e Felix, uno aperto e l’altro vicino a Tammy e tra le posizioni (di attacco, ndr), abbiamo creato abbastanza. Però non abbiamo fatto gol: l’unico che abbiamo realizzato è stato annullato. Non voglio giudicare l’azione, perché potremmo andare in tante direzioni e stare qui a parlarne anche mezz’ora. Ci sarebbe molto da dire.

Se l’arbitro ha deciso bene, il nostro gioco, il gioco diventato molti anni fa del popolo, il gioco di cui si è innamorato il mondo, è cambiato. Il calcio è un altro sport. Se questa è l’indicazione degli arbitri, se quello è un fallo, il gioco non è lo stesso. Dobbiamo cambiare nome al calcio, al football, al soccer, come si dice in America. Perché è un altro sport.

Se invece l’arbitro ha sbagliato, e doveva convalidare il gol, sarà lui il primo a non essere contento dell’errore e per noi della Roma sarà stato un deja-vù, perché in questa stagione ci è già successo tante volte.

Però, va bene così, domani è un altro giorno”.

Quel fischio è figlio di un calcio che sta cambiando? È più la A o B rispetto alle due opzioni che ha immaginato?

“Non lo so. Mettiamo anche una terza opzione: agli occhi del potere, la Roma è piccolina”.

In chi identifica il potere?

“Finiamola qui, perché il José Mourinho arrivato qua sette mesi fa ha un profilo diverso quando apre la bocca”.

José Mourinho in conferenza stampa dopo Roma Genoa

C’è un’incoerenza nel fischio che annulla il gol di Zaniolo.
Non esiste. Stai parlando di una cosa che non esiste. Vedo situazioni simili nello stesso campionato in altri campionato. Se al VAR non hanno sbagliato e hanno seguito delle linee guida, il calcio si sta trasformando in un altro sport, non si può dire che l’arbitro ha sbagliato. È la gente che sta sbagliando, perché il calcio va in una direzione diversa. La seconda possibilità è che l’arbitro ha sbagliato o che il VAR ha sbagliato, e se questa è la situazione parliamo di un déjà vu, non sono mai arrivato qui a dire che l’arbitro ha sbagliato a nostro favore. Ma è così, parliamo della partita e dimentichiamo l’arbitro”.

Come si può cambiare la visione della Roma da parte del potere?
Non lo so.

In passato ci ha detto che non le piace giocare a 5 difensori. Oggi perché ha fatto questa scelta?
Non è il mio sistema tattico preferito, ma mi devo adattare a quello che ho. Strategicamente abbiamo pensato di giocare contro una squadra superchiusa, servivano giocatori alti sull’ampiezza perché il pallone sarebbe arrivato con grande facilità, come è successo. Nel primo tempo non abbiamo sfruttato questa cosa, nel secondo con El Shaarawy e Mkhitaryan abbiamo trovato tante situazioni in cui non abbiamo segnato per errori tecnici o di posizionamento, ma abbiamo creato tanto.

In passato ci ha detto che non le piace giocare a 5 difensori. Oggi perché ha fatto questa scelta?
Non è il mio sistema tattico preferito, ma mi devo adattare a quello che ho. Strategicamente abbiamo pensato di giocare contro una squadra superchiusa, servivano giocatori alti sull’ampiezza perché il pallone sarebbe arrivato con grande facilità, come è successo. Nel primo tempo non abbiamo sfruttato questa cosa, nel secondo con El Shaarawy e Mkhitaryan abbiamo trovato tante situazioni in cui non abbiamo segnato per errori tecnici o di posizionamento, ma abbiamo creato tanto.

Zaniolo ha avuto una reazione scomposta, ha avuto modo di parlare col ragazzo?
Ho parlato anche con l’arbitro, perché secondo me ha sbagliato Abisso. Pensate che il trattamento che sta ricevendo sia lo stesso se giocasse nell’Inter, nel Milan o nella Juve? Non ha preso un rigore per tutta la stagione, non gli fischiano falli contro, prende un giallo ogni volta che apre bocca… Vi pare normale che uno come Zaniolo abbia 7 cartellini gialli e 2 rossi? Zaniolo, un giocatore offensivo che crea gioco per i compagni? È stato espulso perché ha detto tre volte al signor Abisso “che c…. ha fischiato?”. Me lo ha detto lo stesso Abisso a fine partita, non l’ha insultato. Non l’ha mandato a quel paese né gli ha insultato la mamma, come nel mondo del calcio facciamo ogni minuto. Gli ho risposto che se fossi stato al suo posto, con un gol segnato e una vittoria festeggiata al 90′, avrei valutato la frustrazione per il gol annullato. Gli avrei dato il giallo, lo avrei zittito e poi spiegato che c’era fallo. Fine della storia. Pensate che quel rosso lì, un cartellino tirato fuori per dare l’esempio, lo prenderebbero Lautaro Martinez o Ibrahimovic a San Siro oppure Chiellini all’Allianz Stadium? Un rosso per aver detto “che c… ha fischiato”… Siamo piccolini nei confronti del potere, è vero. Abisso ha fatto bene per tutta la partita, magari in quest’ultima non ha sbagliato lui e non è colpa sua, magari è colpa dei ‘dottori’ del calcio che ora decidono le regole e decidono cos’è il calcio di oggi… Abisso ha fatto una buona partita, tralasciando quest’ultima situazione, non so chi ha sbagliato in quell’occasione. Per questo motivo oggi esco di qui e non ho nulla da dire all’arbitro, ci ho parlato negli spogliatoi, non ho nessun sentimento negativo. Ma un po’ di maturità, una parola che mi piace perché ieri in conferenza l’ho ripetuta 50 volte (ride, ndr), serve anche agli arbitri… Una cosa è sentire quelle parole al 5′, un altra è sentirle al 90′ dopo un gol annullato. Serviva maturità e sensibilità. Ora Nicolò sarà squalificato e andiamo di nuovo nella stessa direzione”.

Teme una squalifica più lunga?
No, perché lui non ha fatto niente. Sarà squalificato perché ha detto 3 volte “che c… fischi”. Sarà analizzato dai dottori del calcio, decideranno loro.

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