Che sia un problema oramai è piuttosto evidente: la Roma non riesce a difendere quella porzione di campo che va dai centrocampisti ai difensori, ovvero la trequarti difensiva. Non è la prima volta in questa stagione, ma anche in quella passata, che i giallorossi subiscono gol o azioni pericolose lasciando sguarnita quella porzione di campo.
Guido Rodríguez, autore del momentaneo pareggio del Real Betis contro la Roma giovedì scorso, così aveva commentato l’azione che ha portato al suo gol del pareggio: “Per fortuna il tiro è entrato. Avevamo lavorato per arrivare in quella zona di campo e calciare da lì”. Una frase piuttosto eloquente, che dimostra quanto Manuel Pellegrini avesse studiato le zone deboli dei giallorossi.
Ed infatti non è la prima volta che accade in questa stagione: era successo anche contro l’Inter, quando il palleggio nerazzurro aveva liberato al tiro Asllani dal limite dell’area, finito fuori di pochissimo.
Ancora era accaduto di nuovo con Scalvini in Roma Atalanta, con Cristante che si schiaccia troppo sui difensori lasciando troppo spazio al nerazzurro che calcia in porta indisturbato. Una gara dominata dai giallorossi, risolta da un tiro dal limite dell’area del centrocampista bergamasco, bravo a sfruttare il movimento di Hojlund e a inserirsi dalle retrovie.
La stessa identica situazione si era verificata anche in occasione di Juventus Roma, quando Locatelli è arrivato al tiro da fuori area grazie all’assist di Cuadrado, bravo ad attrarre i difensori giallorossi e a liberare lo spazio per l’inserimento del centrocampista italiano. In quella occasione, tuttavia, la rete è stata annullata per il tocco di mano precedente di Vlahovic.
Ne ha scritto con dovizia di particolari anche Lorenzo Pes (speaker di Teleradiostereo), che sul sito siamolaroma.it ha approfondito la problematica che sta costando gol e partite alla Roma: qui per approfondire.
