Interviste

De Rossi ai Gazzetta Sports Awards: “Mourinho ha portato entusiasmo, non amo chi giudica da fuori senza sapere”

(laroma24.it) Daniele De Rossi ha rilasciato un’intervista a margine dei Gazzetta Sports Awards, in cui l’ex centrocampista della As Roma ha ricevuto il premio Leggenda. Ecco le parole del numero 16 giallorosso

Ti senti un po’ una leggenda?
“Nella mia classifica mentale no, le leggende nello sport sono altre. Pero diciamo che agli ex giocatori che hanno fatto una bella carriera come la mia ogni tanto viene affibbiata questa etichetta e me la godo per una sera”.

Che 2021 è stato per te?
“Sicuramente è stato un anno importante perché ho riassaporato un po’ di erba del campo di calcio, quel sapore e odore dello spogliatoio e per uno che ha fatto per più di 20 anni questa cosa qui non è mai una cosa banale, è come tornare a casa. È stato piacevole ed alla fine è sbocciato in questo grande torneo estivo che è stata la ciliegina sulla torta”.

L’Italia si qualificherà al Mondiale?
“Queste cose non si dicono mai, non si risponde mai però l’Italia ha tutto per vincere le partite che ha di fronte”.

Come giudichi l’inizio altalenante della Roma?
“Non mi sono mai piaciuti gli ex calciatori, ex allenatori o tifosi vip che danno giudizi da fuori perché quello che succede dentro non è facile giudicarlo da fuori. Mi limito a dire che secondo me nonostante l’inizio altalenante questo allenatore ha portato tanto entusiasmo e credo che già questa sia una vittoria”.

C’è un nuovo De Rossi in circolazione?
“Sì, anche di più forti. Mi fa piacere vedere i ragazzi con cui ho condiviso lo spogliatoio per qualche tempo come Frattesi, che secondo me sta impressionando più di tutti, che stanno facendo queste belle figure in Serie A. Mi fa piacere, è come se fossero dei fratelli più piccoli. Ce ne sono molti e sicuramente verranno premiati anche loro come leggende dello sport”.

Daniele De Rossi ha poi parlato anche ai cronisti a margine della premiazione dei Gazzetta Sports Awards, e si è soffermato sulla Roma, su Totti e sul suo futuro:

Il momento della Roma.
“Non è facile né corretto giudicare da fuori. Non mi sono mai piaciuti gli ex che commentano sempre dopo le sconfitte. Mi tengo le mie idee. Forse la Roma ha bisogno di un filotto di vittorie che possa portare non entusiasmo, ma convinzione”.

Mourinho deludente?
“Il tifoso non deve aspettarsi nulla. Allo stadio ci vado poco perché sono introverso e non passerei inosservato. Mi attendo un processo lungo qualche anno, che riporterà la Roma in alto, grazie alle persone giuste. Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Mou, così come da Guardiola, Simeone, Klopp e , che sono tutti allenatori con cui qualsiasi giocatore vorrebbe passare del tempo, per rubare un pizzico di carisma. Per vincere servono persone che conoscono la parola vincere. Di sicuro non è la persona sbagliata”.

Ritorno con Totti.
“Stiamo facendo due percorsi diversi, con due obiettivi diversi e abbiamo due futuri diversi. Il nostro passato è legato a questa squadra, l’altro giorno c’era Francesco allo stadio e tutto s’è bloccato per cinque minuti. Non passiamo inosservati, non saremo dimenticati per parecchio tempo”.

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