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Giorgio Perinetti (ex Ds Roma) a Teleradiostereo: “Per giocare nella Roma serve soprattutto personalità”

(Teleradiostereo) Intervenuto sulle frequenze di Teleradiostereo Giorgio Perinetti, ex DS della Roma, ha parlato della sessione di calciomercato invernale, di quando acquistò Vincent Candela su indicazione di Carlos Bianchi e anche della gestione di José Mourinho. Ecco le parole di Giorgio Perinetti a Teleradiostereo: 

Che cosa rappresenta la sessione invernale?

Una volta era la correzione di determinati situazioni, fino a 20 anni fa, il mercato estivo era molto più corto, ora invece la sessione estiva dura oltre la seconda di campionato, è tutto diverso. Noi siamo abituati a prendere molti giocatori stranieri e questi ultimi non amano muoversi durante la stagione, ma diciamo che il mercato di gennaio è utile per colmare anche le caselle lasciate vuote dagli infortuni che sono ormai all’ordine del giorno.

Lei nella Roma a gennaio prese Tetradze e Candela…

Su Candela fu una grande intuizione di Carlos Bianchi, il mister aveva ottimi rapporti in Francia e Vincent fu un’autentica rivelazione.

A gennaio si muovono più le piccole rispetto alle grandi?

Ogni squadra è perfettibile, si può muovere anche l’Inter per il futuro.

Insigne?

De Laurentiis è sempre stato un esempio di gestione oculata e attenta, pur rimanendo in una posizione di vertice. Per il rinnovo di Insigne è stato fissato un tetto, ci sono ferree regole a causa delle spese pazze fatte nel passato e ingigantite dal Covid.

Idea della gestione di Mourinho a Roma?

Sta rispondendo alle esigenze della società, la gestione di un ambiente difficile, la Roma ha bisogno di un dirigente/allenatore che sappia dominare dal punto di vista comunicativo. Lui ha lanciato un sacco di giovani, per la società è sicuramente un bene e anche, per certi versi, un qualcosa di inaspettato conoscendo il personaggio. Si stanno mettendo le basi per un bel futuro.

Lei è mai capitato di lavorare con dei proprietari molto riservati come i Friedkin?

E’ abbastanza singolare, il non apparire via via svanisce, i vecchi presidenti facevano cosi. All’ambiente non fa piacere, lo capisco, la gente vuole che il presidente faccia un bilancio, ogni tanto dia il proprio parere.

Qual è la prima qualità che un giocatore deve avere per stare alla Roma?

Deve avere personalità, non ci si mette solo una maglia, ci sono significati importanti dietro quella maglia: se uno non lo capisce, allora non può giocare nella Roma.

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