(asroma.com) Dopo il rinnovo fino al 2025 con l’As Roma Andrea Belotti ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali del club. Ecco le sue parole:
Quanta soddisfazione c’è per l’estensione del tuo contratto fino al 2025?
“Per me è un’emozione grandissima, fin dal primo momento che ho messo piede dentro Trigoria ho capito l’importanza di questa squadra, di questa gente, di questa città. È qualcosa che si può percepire soltanto quando si è dentro al 100%, qualcosa di talmente importante che mi rende orgoglioso. Vivo questo prolungamento come una tappa di un percorso iniziato un anno fa”.
C’è qualcuno che vorresti ringraziare in particolare?
“Ringrazio Tiago Pinto per avermi dato l’opportunità di giocare per la Roma. Lo staff e il mister per avermi messo in condizione di farlo nel migliore dei modi e per aver creduto in me, ma anche i miei compagni che mi hanno subito fatto sentire parte di una famiglia. Sono arrivato praticamente sul gong del mercato estivo, quindi il mio ambientamento poteva risultare difficile. Invece la bontà, la disponibilità dei miei compagni, che si sono dimostrati prima uomini e poi compagni, mi ha permesso di integrarmi subito e nel miglior modo possibile. È stato davvero facile”.
Ripartiamo dalla fine: la vittoria contro lo Spezia, la qualificazione in Europa League e il giro di campo di tutta la squadra all’Olimpico per salutare un pubblico fantastico.
“È stata una partita importantissima per noi perché vincere contro lo Spezia ci ha permesso di qualificarci in Europa League, una competizione in cui abbiamo sfiorato il trionfo quest’anno e che magari l’anno prossimo proveremo a vincere. Il giro di campo ci è sembrato il minimo per questi tifosi, per tutto l’affetto e il sostegno che ci hanno dato in ogni partita, che fosse in Coppa Italia, in campionato o in Europa League. Si sono sempre fatti sentire attraverso ogni sold-out all’Olimpico, il settore ospiti sempre pieno in trasferta, anche per la finale di Budapest sono arrivati in tantissimi. Questo omaggio ai tifosi era un ringraziamento sentito da tutti noi”.
Quel pubblico che ti ha tributato un lungo applauso quando sei uscito dal campo: che cosa significa per te?
“Io penso che i tifosi abbiano capito il mio modo di vedere il calcio, di vivere il calcio, di vivere la partita. Non mi risparmio mai e questo penso sia stato apprezzato. Non posso far altro che ricambiare tutto il loro affetto cercando di fare sempre di più, di migliorarmi ogni giorno sotto ogni punto di vista”.
È stata una stagione lunga e faticosa, ma la Roma ha dimostrato di essere un gruppo unito e compatto soprattutto nei momenti di difficoltà.
“Sì, la squadra ha risposto sempre presente. Anche nei periodi più difficili della stagione siamo stati compatti, sempre. Va detto che la forza di questa squadra è proprio il gruppo, non ho mai avuto dubbi su questo. Ogni giocatore infortunato o alle prese con qualunque problema ha sempre stretto i denti per esserci. Questo fa capire che ognuno di noi è disposto a sacrificarsi per la Roma”.