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Juventus, indagato per calcioscommesse Fagioli: avrebbe scommesso su piattaforme illegali

Sembra non esserci tregua per la Juve con le vicende extra campo. L’ultima riguarda Nicolò Fagioli, uno dei giovani cresciuti nel settore giovanile bianconero: il centrocampista classe 2001 è indagato perché avrebbe scommesso su piattaforme illegali, secondo quanto verificato dagli inquirenti che hanno incrociato gli accessi del suo e di numerosi altri profili. 

L’articolo 24

Il gioco d’azzardo non è un reato, se non in piattaforme illegali: uno sportivo, qualunque sia il ruolo che ricopre (che sia un atleta, un allenatore o un dirigente) non può scommettere però sulla disciplina che pratica. L’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva esplicita infatti il divieto “ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa”. 

Fonte: Gazzetta

(Open) C’è un’indagine sul calciatore della Juventus Nicolò Fagioli. La procura di Torino ha aperto un fascicolo sul centrocampista con l’accusa di aver scommesso su piattaforme illegali. La pubblica ministera Manuela Pedrotta ha fatto sapere tutto alla Figc. E ora il giocatore rischia una squalifica. 43 presenze e 3 reti tra questa e la scorsa stagione, il valore di mercato di Fagioli secondo il sito Transfermarkt è pari a 35 milioni di euro. Dopo il derby vinto con il Torino il giocatore nelle stories di Instagram aveva scritto una sola parola: “Resilienza”. Ovvero la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. Dal punto di vista sportivo Fagioli rischia una multa da 25 mila euro o una squalifica. Con le scommesse abusive si rischiano fino a 3 anni di reclusione se si organizzano.

A parlare dell’indagine sul calciatore della Juventus Nicolò Fagioli è oggi La Stampa. Il quotidiano spiega che gli investigatori della squadra mobile di Torino hanno scandagliato gli accessi e incrociato dati e transazioni. Finendo per individuare anche gli utenti. Fagioli risulta iscritto nel registro degli indagati insieme ad altri presunti scommettitori. Il reato è quello del gioco d’azzardo su piattaforme illegali. Generalmente si chiude con un’oblazione, ovvero il pagamento di una multa che estingue il reato. L’ordinamento federale invece fa esplicito riferimento alle scommesse: per i calciatori c’è l’obbligo di denuncia. Ma soprattutto: ogni tesserato ha l’esplicito divieto di scommettere in qualsiasi modo al fine di trarne profitto.

La Figc sa tutto dal 30 agosto scorso. La segnalazione l’hanno inoltrata gli avvocati del calciatore. La procura sportiva di Giuseppe Chiné ha aperto un fascicolo d’indagine. Con l’intenzione di verificare se tra le pieghe dell’indagine si possano trovare anche violazioni all’ordinamento sportivo. La sanzione prevista è l’inibizione o una squalifica fino a 3 anni. Più un’ammenda a partire da 25 mila euro.

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