Interviste post partita

Zalewski, Abraham e Cristante dopo Spezia Roma: “Vittoria meritata”

(asroma.com) Dopo il match vinto dalla Roma in in Serie A contro lo Spezia, vista la squalifica di José Mourinho, hanno parlato Zalewski, Cristante e il match winner Tammy Abraham, nelle consuete interviste post partita. Ecco le parole dei tre giallorossi al termine di Spezia Roma: 

Nicola Zalewsky dopo Spezia Roma

Quando te lo ha detto Mourinho? E cosa hai provato? Che fine farà la tua prima maglia da titolare?

“Non c’è stato un momento preciso dove il mister mi ha detto che sarei partito titolare. Ha provato alcune formazioni in allenamento, poi questa mattina mi ha dato la conferma definitiva. Sono molto contento, abbiamo fatto una buona partita. L’importante era portare a casa i 3 punti. Quanto alla maglietta, è venuto il ct della nazionale e mi fa molto piacere dargli un ricordo di questa serata molto speciale per me”.

Come ti trovi a fare tutta la fascia? Cosa ti chiede il mister?

“È una posizione nuova per me. Il mister mi chiede di svolgere bene i compiti difensivi, principalmente. E quando abbiamo la palla noi, di puntare senza paura l’uomo, come ho sempre fatto”.

Dopo questa prima da titolare, che immagini ti porti a casa?

“Sicuramente, il più bello sono i tre punti all’ultimo minuto con un gol che ci siamo meritati, perché abbiamo indirizzato la partita dalla nostra parte”.

Cristante dopo Spezia Roma

Come avete vissuto il finale?

“Quella palla non voleva entrare: ha corso per cinque, sei secondi sulla linea. Però alla fine siamo riusciti a chiuderla. Torniamo a casa con una vittoria e oggi, davvero, non poteva esserci un altro risultato”.

Avete avuto modo di scambiare qualche battuta con Zaniolo, protagonista della giocata che ha deciso la partita?

“Ha preso una bella botta in faccia, non penso che ci siano dubbi (sul rigore, ndr). Però avremmo dovuto cercare di chiuderla prima. Siamo entrati bene in campo, ma quando crei così tanto devi fare gol prima”.

Questa vittoria può essere la scintilla che fa svoltare la stagione?

“Questa è una stagione difficile, dove puoi vincere o perdere con chiunque. Ci manca quell’ultimo step per avere più continuità. Abbiamo la fortuna di essere ancora vicini alla zona Champions, non ci mancano tanti punti. E sicuramente partite come questa devono darci una spinta più per giocarci fino alla fine il quarto posto”.

Qual è il ruolo dove dai il meglio di te stesso?

“Uno dei centrocampisti. Mi trovo meglio giocando a due, in una posizione che mi consente anche di coprire”.

Da centrocampista, cosa porta il 4-2-3-1 rispetto al 3-4-2-1?

“Ogni partita è diversa. Dipende tanto da cosa chiede di fare l’avversario. E da quello si sistemano le partite. Penso che sia banale rispondere che con il 4-2-3-1 fai una cosa e con il 3-4-2-1 un’altra. Le squadre sono tutte organizzatissime, specie quest’anno e ogni partita ti porta a fare cose diverse”.

Come si può risolvere la difficoltà della Roma a fare gol? 

“Penso che sia il discorso della scintilla. Davanti abbiamo dei calciatori fortissimi e si vede dalle giocate che fanno. Ogni tanto ci manca solo quella cattiveria per chiudere del tutto le partite e farci tornare a casa più tranquilli, con una vittoria che non arriva all’ultimo secondo”.

Ti abbiamo visto confrontarti in campo con Abraham: cosa volevi che funzionasse meglio, da leader?

“Penso che oggi abbiamo fatto tutto giusto. Ci è mancato solo il gol e in partita incitavo a continuare a giocare così, per cercare il gol. È arrivato all’ultimo secondo e torniamo a casa con tre punti”.

Abraham dopo Spezia Roma

Vittoria arrivata all’ultimo. La porta sembrava stregata.

“Non so onestamente cosa sia successo oggi, sembrava maledetta la porta. Anche io a un passo dalla linea non sono riuscito a segnare. Ma alla fine abbiamo raggiunto una vittoria importante”.

Come è andato il momento del rigore?

“Abbiamo lavorato ieri in allenamento. Ero il rigorista designato. Pellegrini mi ha tolto pressioni, mi ha dato un bacio e un in bocca al lupo”.

Che significa questa vittoria per la classifica?

“È stata una partita difficile, lo sapevamo. La vittoria è la cosa più importante per i tifosi, per noi”.

Come sta andando l’ambientamento a Roma?

“Amo Roma, i romanisti. Roma è la mia casa. Voglio avere successo per Roma e i romanisti”.

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Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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