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Le impressionanti statistiche di Henrikh Mkhitaryan

Oramai manca solamente l’ufficialità per il rinnovo contrattuale di Henrikh Mkhitaryan con la Roma. Un premio che il forte giocatore armeno si è guadagnato sul campo, a suon di prestazioni. Perché in queste prime diciassette partite di Serie A Mkhitaryan è stato senza dubbio il miglior giocatore dei capitolini: per gol, per assist, per il carattere con il quale nei momenti chiave si è caricato la squadra sulle spalle portandola alla vittoria.

E a confermare l’alto livello qualitativo delle prestazioni dell’ex Arsenal ci sono le statistiche. Numeri che parlano chiaro: l’apporto di Henrikh Mkhitaryan, che tra l’altro non a caso è il giocatore più impiegato da Fonseca (con quasi 200 minuti giocati in più rispetto al secondo, Ibañez), è decisivo sia in fase offensiva che difensiva.

Sono 17 le presenze in campo finora del numero 77, sempre da titolare, in cui ha totalizzato 1484 minuti.

Mkhitaryan: le statisiche della fase offensiva

In Serie A Henrikh Mkhitaryan ha segnato finora 8 gol, tirando verso la porta avversaria ben 47 volte. I tiri nello specchio sono stati 20, mentre su 46 dribbling tentati 20 sono quelli riusciti. Oltre a spedire la palla in rete con una buona frequenza, il fantasista armeno ha servito anche 8 assist vincenti ai propri compagni, mentre i passaggi tentati sono stati 660 di cui 524 riusciti, per una media del 79,4% di successo. Sono 26 invece i passaggi chiave scaturiti dai piedi dell’armeno, che ha crossato all’interno dell’area di rigore avversaria ben 27 volte.

Mkhitaryan: le statistiche della fase difensiva

Ma l’apporto di Henrikh Mkhitaryan non si limita alla fase offensiva, e lo confermano i numeri. Il fantasista armeno, infatti, è decisivo anche nella fase di ripiegamento, quando la squadra di Mister Fonseca non ha la gestione del possesso palla. In queste prime 17 giornate di campionato il numero 77 ha commesso 20 falli, a fronte dei 25 subiti, sintomo che nonostante il ruolo offensivo l’armeno non tralascia la fase difensiva, mentre sono 21 i palloni intercettati e addirittura 92 quelli recuperati.

Buono l’apporto di Mkhitaryan anche per quel che concerne i contrasti: sono 84 quelli vinti a fronte di 107 persi, mentre per ben 28 volte l’armeno è entrato in tackle nel tentativo di recuperare la sfera dagli avversari. Nonostante l’altezza non sia il suo forte (1,77 metri) l’armeno non si tira indietro quando bisogna colpire la palla di testa: in questa prima parte della stagione Mkhitaryan ha vinto 11 duelli aerei contro 20 persi.

Insomma, questi numeri confermano l’importanza di Mkhitaryan nel gioco della Roma, perché oltre a fare da raccordo tra il centrocampo e l’attacco, il numero 77 è anche una pedina fondamentale che dà equilibrio alla squadra in fase difensiva, grazie ai suoi continui ripiegamenti. Un giocatore che la Roma è riuscita a strappare a parametro zero all’Arsenal, in un’operazione di mercato che può definirsi senza troppi giri di parole eccellente.

“A Roma sono felice, si vede da come gioco” ha dichiarato il numero 77 giallorosso in un’intervista rilasciata ieri a Repubblica. Oltre a vedersi, lo si può leggere anche dai numeri.

Fonte dati: Kikest

Forza Roma!

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Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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