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Tiago Pinto a The Athletic: “Lascio la Roma perchè sono stanco. Ecco come sono arrivati Mou, Dybala e Lukaku…”

Tiago Pinto, il cui contratto con l’As Roma scadrà il prossimo 3 febbraio, ha rilasciato un’intervista a The Athletic. Ecco le sue parole:

Sull’addio alla Roma
“Non sono il tipo di persona che cerca di lavorare 15 anni nello stesso posto e di sentirsi a proprio agio. Mi piacciono i rischi. Mi piacciono le sfide. Penso che il ciclo sia vicino alla fine. Non sto parlando del ciclo Roma o del ciclo Friedkin, ma la missione che avevo era quasi compiuta. Personalmente, mi sento stanco”.

Sulla valorizzazione dei giovani
“Selezionavamo i migliori giocatori della Primavera e li facevamo lavorare come se fossero giocatori della prima squadra. Ricevevano uno psicologo, un nutrizionista, un coaching speciale. I ragazzi del dipartimento di comunicazione li istruivano sui media. Il tutto per ridurre il divario dalla squadra giovanile alla prima squadra”.

Sulle cessioni
“Abbiamo venduto più di 160 milioni di euro in giocatori e se guardi i giocatori che abbiamo venduto, forse solo Ibanez e Zaniolo erano giocatori che giocavano davvero nella nostra squadra perché tutti gli altri giocatori non erano pezzi chiave. Erano in prestito o fuori rosa”.

Sullarrivo di Mourinho nel 2021
“Credo che tra il primo approccio e l’annuncio siano passati 14 giorni. Se penso alla proprietà e al modo in cui abbiamo ingaggiato Mourinho, li rappresenta molto bene. Lo hanno fatto velocemente senza clamore e sorprendendo tutti.”

L’acquisto di Paulo Dybala?
 “Penso che siamo stati molto intelligenti nel gestire i tempi perché a fine stagione o all’inizio del mercato, se dovevamo andare a combattere con i club interessati, non avevamo la capacità,. Per alcuni motivi alcuni club non erano in grado di concludere l’accordo in quel momento, mentre altri stavano cambiando allenatore. Quindi abbiamo capito il momento, ora o mai più. Quindi avevamo una settimana per fare questa cosa e durante quella settimana a Torino penso che abbiamo lavorato di nuovo molto bene come squadra: proprietà e allenatore pienamente coinvolti”.

Sul possibile futuro in Premier 
“È il campionato in cui tutti vogliono essere; i giocatori, gli allenatori e i dirigenti. E’ il migliore del mondo. Mi piacerebbe fare quell’esperienza. Ora o più tardi. Adesso la cosa più importante è provare di nuovo quello che ho provato al Benfica e quando sono arrivato alla Roma. L’allineamento e l’impegno con le persone del club. Dopo la Roma sono pronto a tutto”.

Fonte: The Athletic

Trascrizione: siamolaroma.it

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