Ricorrenze Giallorosse

Tanti auguri a Walter Samuel, difensore insuperabile della Roma dello Scudetto

Tanti auguri a Walter Samuel che oggi compie 45 anni. Difensore centrale roccioso e a tratti insuperabile, venne comprato nell’estate del 2000 dalla AS Roma di Franco Sensi che versò nelle casse della società argentina Boca Juniors circa 34 miliardi di lire.

Con la maglia giallorossa The Wall vinse uno Scudetto e una Supercoppa italiana nel 2001. Lasciò la Capitale nel 2004 per passare al Real Madrid, che pagò il forte difensore argentino 25 milioni di euro, dopo aver totalizzato 173 presenze con la casacca giallorossa condite da 12 reti segnate.

Qui leggiamo l’intervista che il forte difensore argentino ha rilasciato al Corriere dello Sport:

A Roma ha vinto meno che a Milano ma il sapore del successo è diverso.

“Sono soddisfazioni diverse. A Roma ero appena arrivato, non avrei mai immaginato di vincere al primo anno, non me l’aspettavo, perché non conoscevo il calcio italiano. Oggi a distanza di quasi vent’anni mi rendo conto dell’impresa che abbiamo centrato. Essere uno dei giocatori che ha vinto uno dei tre scudetti della storia del club è motivo di orgoglio. Ho il rimpianto di non aver vinto più, perché potevamo farlo ancora, soprattutto l’anno successivo, avevamo una squadra fortissima. E oggi mi pento di essere andato via due giorni dopo il trionfo finale. Ero giovane, non mi rendevo conto. Mi sono perso la festa al Circo Massimo, è stata straordinaria”.

A Roma ha vinto tanti derby.

“E non ne ho mai perso uno. Di sicuro la stracittadina è più sentita rispetto a Milano, l’ho capito subito, me l’hanno fatto capire i tifosi. La differenza a Roma è che non puoi andare fuori la settimana prima e quella dopo. Il derby a Roma è stressante ma affascinante. Soprattutto quando vinci. Il primo l’ho vinto con autogol di Negro, se ne è parlato tanto”.

Capello era l’allenatore della Roma Campione D’Italia nel 2001.

“Mi ha dato tantissimo. Ho sentito un’intervista in cui parlava di me. Mi ha aiutato, appena arrivato ero un po’ spaesato, lui mi ha sostenuto, ha creduto in me. In precampionato giocavamo a quattro, poi mi ha messo in mezzo e facevamo la difesa a 3. Gli devo molto, mi faceva sentire importante, nelle palle ferme marcavo i più bravi, sentivo sempre la sua fiducia”.

Un allenatore severo come lui è stato determinante per vincere a Roma?

“Credo proprio di si. È una persona di polso, anche se conoscendolo sapevamo che si arrabbiava per farci restare concentrati, perché a Roma si tende a mollare, a rilassarsi. Lui cercava sempre di avere il massimo da ognuno di noi, lo faceva a volte in modo brusco”.

Walter Samuel, il ricordo di Fabio Capello

https://www.youtube.com/watch?v=1QoDMC0u2ME

Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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