La domenica è il giorno del riposo, ma è anche il giorno più nobile della settimana, quello in cui ci si dedica al recupero delle energie e che si condivide insieme ai propri familiari, in attesa di quell’appuntamento domenicale che gli appassionati di calcio aspettano con trepidazione. Un tempo, infatti, era la domenica il giorno in cui venivano disputate le partite di Serie A, prima che il nuovo calendario portasse le squadre a scendere in campo il sabato, il venerdì e in alcuni casi anche il lunedì. La domenica all’epoca era il giorno del campionato, il giorno in cui scendeva in campo la propria squadra del cuore, per un appuntamento che era più con i propri sentimenti che con l’evento in sé. Perché la squadra che si tifa si ama, a prescindere dai risultati, a prescindere da tutto.
L’8 ottobre del 1922 era una domenica. Probabilmente una fredda domenica in quel di Valdemarsvik, una cittadina situata al sud della Svezia. Lì, in quel territorio che si affaccia sul Mar Baltico, nacque in quel giorno nobile della settimana un grande uomo, che diventò poi il Barone della As Roma: Nils Liedholm.
Un Barone alla AS Roma, sì. Perché Nils Liedholm non fu solo un allenatore, ma un vero e proprio punto di riferimento, sia dal punto di vista calcistico, sia per il suo spessore umano. Sbarcò nella Capitale nel 1973, rimanendo alla guida della squadra giallorossa per quattro stagioni, prima di lasciare momentaneamente la Roma per farci ritorno nel 1979, anno in cui iniziò un quinquennio di enormi successi. Già nella prima stagione del suo ritorno il tecnico svedese riuscì a portare un trofeo nella Città Eterna, aggiudicandosi nella stagione 1979/80 la Coppa Italia. Trofeo che i giallorossi alzarono al cielo anche nell’anno successivo (1980/81), stagione in cui praticamente si iniziarono a mettere le basi per quella che fu una delle vittorie più belle della storia romanista: lo Scudetto conquistato da Nils Liedholm e i suoi ragazzi nella stagione 1982/83. Poi, dopo aver conquistato la terza Coppa Italia della sua gestione, Nils Liedholm lasciò di nuovo la Roma, ma la sua assenza durò poco, perché tornò per la terza volta nel 1987, rimanendo per due anni alla guida dei giallorossi. Ma l’amore si sa, non finisce mai, e lo svedese rispose presente quando la società capitolina lo richiamò in panchina nel 1997, anno tribolato in cui la Roma navigava in cattive acque, mal governata dal tecnico argentino Carlos Bianchi.
Insomma, la storia tra Nils Liedholm e la Roma è stata una storia d’amore, esattamente come lo è stata tra i tifosi della Roma e il Barone, tecnico e uomo indimenticabile per chiunque abbia nel cuore i colori giallorossi.