Il 28 novembre del 1990 allo Stadio Olimpico non si giocò solamente l’andata degli ottavi di finale di Coppa Uefa tra Roma e Bordeaux. Perché quella sfida europea non fu una semplice partita, bensì la gara in cui per l’ultima volta Bruno Conti scese in campo con la maglia della Roma.
Sul risultato di 5-0 dei giallorossi, il tecnico capitolino Ottavio Bianchi decise di inserire il 35enne Bruno Conti al posto di Salsano, e lo stadio intero dedicò un’enorme ovazione all’ala destra di piede mancino che per sedici anni aveva indossato con onore i colori della squadra della Capitale.
Così Bruno Conti ha ricordato la sua ultima partita con la Roma ai canali ufficiali del club giallorosso: “Non vi nascondo che, come per tutti i grandi giocatori, anche per me quell’ultima stagione fu delicata. Ricordo il boato dello Stadio Olimpico al mio ingresso in campo in Roma-Bordeaux. Ricordo le voci dei tifosi che strillavano il mio nome. Devo ringraziare loro, se ho potuto avere quegli ultimi dieci minuti. Capii quel giorno che non avrei trovato più spazio in quella squadra”.
Una carriera, quella di Bruno Conti, quasi interamente dedicata alla Roma, squadra con la quale aveva iniziato dalle giovanili, vincendo due Scudetti e una Coppa Italia con la Primavera, facendo poi il grande salto nella squadra dei grandi dopo un paio di parentesi con il Genoa. Fu uno dei pilastri della Roma anni ’80, una squadra che vinse per ben cinque volte la Coppa Italia e lo storico Scudetto conquistato nella stagione 1982/83. Bruno Conti, inoltre, si laureò anche Campione del Mondo con la Nazionale italiana di Enzo Bearzot nei Mondiali di Spagna 1982.
