Romanisti

“Mai sola mai” di Marco Conidi e la Curva Sud della As Roma [Video]

Da quest’anno la canzone di Marco Conidi “Mai sola Mai” viene diffusa dalla As Roma nelle gare casalinghe, ed è entrata a far parte di diritto degli inni della squadra capitolina.

Il cantautore romano è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Teleradiostereo 92,7, nota emittente sportiva romana, e ha parlato di questa bella novità:

Come mai la tua canzone è stata mandata cosi in ritardo allo stadio?
“Serviva una dirigenza illuminata… Io non ho mai chiesto un biglietto, io pago per andare a vedere la Roma. È bellissimo che la gente canti la mia canzone, l’amore, l’affetto che mi stanno dando le persone è impareggiabile. Per me è sempre un’emozione pazzesca tutte le volte che viene mandata, poi mi ritrovo a fare i selfie con bambini in braccio ogni 2-3 secondi. Per me il romanismo, la romanità quella nobile va di pari passo con l’amore per la nostra squadra”.

Che messaggio è quello di uno Stadio Olimpico sempre pieno in un contesto calcistico rivedibile?
“Chi stabilisce le regole dovrebbe essere l’esempio, ma in realtà è lui per primo a trasgredire. Il calcio è aggregazione sociale, ci si abbraccia tra sconosciuti, non conta la classe di appartenenza. Venendo al campo, la storia si ripete, non voglio fare il romanista che piange, ma anche quest’anno siamo stati penalizzati con la Juve. Ancora non siamo pronti, come dice Mourinho, a puntare allo Scudetto, è stato bravissimo il mister a rimarcarlo, ma bisognerebbe evitare di commettere errori regolamentari, col Var che viene usato a discrezione. La Roma, adesso, mi sembra una società molto dignitosa, può portare avanti le proprie battaglie e Mourinho mi piace tanto”.

Sentire la tua canzone allo stadio è un’emozione più da cantante o da tifoso?
“Vale più di tutti i Sanremo, di qualsiasi altro premio. Un mio amico mi diceva: ‘Ti rendi conto che hai lasciato una traccia nella storia della Roma?’. Il mio non è un inno di incitamento alla squadra, è soltanto una canzone d’amore, la storia di un tifoso comune che cresce passo passo con la Roma”. 

Mai sola Mai di Marco Conidi cantata a cappella dalla Curva Sud della As Roma

Il testo completo di Mai sola Mai di Marco Conidi

Cosa sei per me, spiegarlo non è facile
Una parola sola, tu sei la Roma.
Sei il primo gioco che facevo da bambino
E che ci gioco ancora, tu sei la Roma.

Ricordo che quand’ero ragazzino
Sognavo di essere Agostino
E dare calci alle paure.
Ci sono stati giorni amari che
C’avevo solamente te e poco altro per star bene.

C’eri tu e qualche amico in più,
Quante volte in un tuo abbraccio
Ho preso coraggio.

A te, a te che sei la mia Roma
A te che non sarai mai sola,
Perché non hai lasciato mai me.
A te, a te la mia fedeltà,
Il mio coraggio, la lealtà
E la mia voce nella gola.
A te che sei la mia Roma
Ovunque tu sarai, mai sola mai.

Cosa sei per me, spiegarlo non è facile
Ciò che mi consola, tu sei la Roma.
Guarda questa gente che ti segue e s’innamora
Devi esserne orgogliosa, tu sei la Roma.

Sei tu che dai speranza a una città,
Che dai orgoglio e dignità
E che ridai qualche rivincita.

Sarai tu quell’amico in più
E quante volte in un tuo abbraccio
Troverò coraggio.

A te, a te che sei la mia Roma
A te che non sarai mai sola,
Perché non hai lasciato mai me.
A te, a te la mia fedeltà,
Il mio coraggio, la lealtà,
La mia voce nella gola
A te che sei la mia Roma,
Ovunque tu sarai, mai sola mai.

Mai sola Mai versione completa

Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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