Partite storiche della Roma

15 giugno 1963: l’amichevole della Roma contro il Santos di Pelè

15 giugno 1963: l’amichevole tra la Roma di Alfredo Foni e i brasiliani del Santos del fenomeno Pelè.

𝐑𝐎𝐌𝐀 – 𝐒𝐀𝐍𝐓𝐎𝐒 3️⃣4️⃣ (Coutinho, Pelè, Coutinho, De Sisti, Leonardi, Pelè, Angelillo)

Da l’Unità del 16 giugno 1963. 

“Siamo sinceri: un pareggio almeno la Roma l’avrebbe meritato pur avendo giocato una partita buona ma non eccezionale, come del resto nessuno si attendeva a causa delle molte assenze, della stanchezza e della smobilitazione generale (a ciò si è aggiunto poi l’infortunio occorso a Pedro proprio mentre stava giocando con grande generosità). Avrebbe meritato il pareggio per il superiore volume di gioco, per la mole di occasioni sciupate per un soffio, per la sfortuna che si è accanita in qualche caso contro i giallorossi (come in occasione della traversa colpita da Charles al 27esimo della ripresa) e infine per la prova un poco in sordina del Santos. 

Intendiamoci: non vogliamo con ciò assolutamente dire che Pelè e compagni abbiano snobbato la partita e l’attesa degli sportivi romani che si erano dati convegno in folto numero sugli spalti dell’Olimpico, perché non sarebbe né giusto né vero. Vogliamo invece rilevare che il Santos ha giocato al risparmio sia pure con arte sopraffina, non sappiamo se occasionalmente, a causa della stanchezza per la partita di Barcellona e del seguente trasferimnento o se per deliberata e maturata scelta. Fatto sta che solo a sprazzi si è visto da parte dei brasiliani del gioco ad altissimo livello: tanto che il primo quarto d’ora era stato tutto della Roma, con una conclusione fallita da Leonardi, due mancate da Angelillo e una neutralizzata da una prodezza di Laercio su tiro di Jonsson. 

Un giovane Pelè a Piazza Euclide

Fino a quel momento dunque il Santos era stato alla finestra, facendo poco e niente: poi però al 15esimo Pelè si è svegliato improvvisamente, inventando l’azione del primo goal. Passaggio di tacco all’indietro a Mengalvio, pronta restituzione della sfera a Pelè lanciatosi in avanti, passaggio sulla sinistra a Coutinho, che avrebbe forse dovuto restituire il pallone alla “perla nera”, fulmineamente inseritosi in zona gol. Invece Coutinho ha preferito tirare lui stesso facendo ugualmente centro: 1-0. 

Ancora un tiro di Charles parato da Laercio proprio sul palo e al 22esimo sulla seconda azione dei brasiliani il Santos è andato per la seconda volta in goal: improvviso inserimento di Dalmo in avanti, cross fortissimo sul fronte dell’attacco, ove c’era solo Pelè attorniato da due o tre difensori giallorossi. Incredibile a dirsi Pelè ha sorpreso tutti i suoi guardiani tuffandosi a volo d’angelo in modo da colpire di testa la sfera e deporla alle spalle di Matteucci. Pareva proprio una beffa per la Roma: e la convinzione si è rafforzata nei restanti minuti del primo tempo, perché ad altre tre occasioni fallite per un soffio dai giallorossi (tiro di Pedro intuito ma non fermato a Laercio, liscio clamoroso di Agenlillo su colpo di testa di charles e bolide direzione luna dello stesso Angelillo su un buco di un difensore) ha risposto una terza azione del Santos coronata come al solito da un goal, segnato ancora da Coutinho su passaggio di Pelè (solo, con la palla al piede, ha ipnotizzato tutti i difensori giallorossi facendo dimenticare loro la presenza del centravanti). 

A poco è servito allora che Picchio De Sisti riuscisse ad accorciare le distanze proprio allo scadere del tempo con l’involontaria complicità di un difensore, che ha corretto il tiro con la schiena: resta il fatto che la Roma è andata al riposo con il netto svantaggio di 3-1, pur avendo creato una decina di occasione da goal contro le tre uniche del Santos. 

Si è prospettato, allora, l’interrogativo: era proprio fortissimo il Santos tanto da segnare a colpo sicuro come e quando vuole o stava sbagliando troppo la Roma? Noi propendevamo per la seconda ipotesi, considerando che almeno uno dei goal brasiliani (il terzo per la precisione) poteva essere evitato, e in considerazione del fatto che la difesa brasiliana non era apparsa per niente insuperabile, tanto è vero che è stato soprattutto per demerito di Angelillo e compagni se tante occasioni sono state sciupate. 

La ripresa in effetti ha dato ragione a coloro che la pensavano come noi, perché la Roma ha accentuato ancor più il suo dominio territoriale mettendo più volte nei pasticci la difesa a zona del Santos, con un contino tourbillon ed arrivando ancora più frequentemente in zona goal: tanto è vero che ha segnato due volte (con Leonardi prima e Angelillo poi, quest’ultimo su un rigore meritatissimo in quanto già altre due volte l’arbitro aveva sorvolato su altrettanti fallacci dei brasiliani che avrebbero potuto essere puniti con la massima punizione) tanto è vero che altre occasioni d’oro sono state sciupate dall’appannatissimo Angelillo, e che c’è stata anche la traversa di Charles. 

Ed il Santos dal canto suo ha potuto segnare ancora, solo per una nuova distrazione dei difensori: Losi e Pestrin sono rimasti infatti immobili come ipnotizzati ad osservare Pelè che raccoglieva un traversone di Dorval, se lo aggiustava sul sinistro e tirava tranquillamente sul bersaglio. 

Aggiunto che altre azioni di rilievo non ce ne sono state da una parte e dall’altra possiamo arrivare alla conclusione che è quella in parte già anticipata: la rom avrebbe potuto almeno pareggiare, il Santos non è affatto imbattibile, almeno a giudicare dalla sua esibizione romana. […]

Le formazioni

Roma: Matteucci, Fontana (46′ Corsini), Bergmark, Pestrin (Fontana), Losi, Jonsson, Leonardi, De Sisti, Manfredini (46′ Guarnacci), Angelillo, Charles. All.: Foni

Santos: Laercio (46′ Silas), Geraldinho (Nenè), Daimo, Calvet, Mauro, Mengalvio, Dorval, Pagao (65′ Aroldo), Coutinho, Pelè (Bactista), Pepe. All.: Leduc

 

Forza Roma! 

Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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