Pensieri romanisti

Aspetti positivi e negativi del calciomercato della AS Roma

Le ultime 24 ore di calciomercato dell’AS Roma sono state piuttosto emblematiche. Danso sì, Danso no, Djalo sì, Djalo no, preso Kone, salutato Bove, preso Saelemaekers, salutato Abraham, chiusura mercato, Roma con tre soli DC. Di base, il mercato fatto da Ghisolfi/Souloukou è piuttosto interessante: politica di abbattimento costi e ringiovanimento rosa più che condivisibile, acquisto di alcuni profili forti (Soulé-Dovbyk-Kone su tutti), acquisto di giovani tutti da scoprire (Dahl-Sangaré), ponte con l’Arabia Saudita costruito (Abdulhamid).

Le grosse pecche hanno riguardato i tempi del calciomercato della Roma, una programmazione che non sempre è apparsa chiara, la gestione approssimativa di alcuni casi specifici (Dybala su tutti) e (ma qui nessuna novità) una comunicazione che purtroppo continua a essere inesistente. Quest’ultimo aspetto potrebbe sembrare secondario ma non lo è. Non lo è perché nell’epoca delle informazioni che corrono veloci su piattaforme di ogni tipo, comunicare diventa fondamentale per dare solidità a un club, per metterlo al riparo da venti di tempesta e, soprattutto, per evitare di mandare al macello un solo uomo che dovrebbe occuparsi essenzialmente delle cose di campo. Esempio veloce: domani si giocherà Juventus Roma, oggi ci sarà la conferenza stampa di Mister De Rossi. Si parlerà della partita o dell’ultimo (pazzo) giorno di mercato (Danso, Djalo, Kone etc)?

Un capitolo a parte meritano le cessioni, alcune ottime (Aouar e Belotti), altre decisamente pessime (Abraham al Milan, ad esempio). Per liberarsi di Karsdorp è stato necessario risolvere il contratto che lo legava alla Roma, Bove è stato ceduto alla Fiorentina (non poteva proprio essere utile questo ragazzo?) nell’ultimo giorno di mercato. Diciamo che forse si poteva fare qualcosina di meglio, visto che in uscita si è fatta tanta fatica a cedere quei giocatori che fin dall’inizio del mercato erano stati esposti in vetrina.

Ora sarà il campo a dire se la Roma sia più forte dello scorso anno o meno. Facendo l’inutile gioco delle figurine, la Roma sembra migliorata dalla cintola in su e peggiorata su fasce e difesa (anche perché numericamente, per ora, manca un centrale). Ma non c’è giudice più attendibile del campo che ci dirà se questa sessione di calciomercato sia servita effettivamente a ridurre la distanza tra la Roma e le squadre che lo scorso anno l’hanno preceduta in classifica o prevalentemente per dare una raddrizzata (necessaria) ai costi di gestione. Malgrado alcuni punti interrogativi (naturalmente i giovani, e non potrebbe essere altrimenti) De Rossi ha senza dubbio tra le mani una rosa interessante: non resta che augurargli buon lavoro e sperare di vedere al più presto in campo una squadra solida e rodata.

Pensieri romanisti

Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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