Al centro di tutto c’è solo l’As Roma

Dzeko in, Fonseca out. Fonseca in, Dzeko out. Ammutinamenti, risse, errori pacchiani. Nervosismi, infortuni improvvisi, calciatori assenti all’appuntamento più importante della settimana: la partita. Non è di certo questo il modo migliore per preparare una gara di campionato fondamentale come quella di oggi contro lo Spezia. Un match chiave che deve segnare una svolta, dopo i due pesanti capitomboli delle ultime due gare.

E ha dell’assurdo tutto quello che sta accadendo intorno alla Roma, una squadra che attualmente occupa il quarto posto in classifica in Serie A (con un ricorso in piedi per recuperare il punto ottenuto a Verona), e con i sedicesimi di finale di Europa League ancora da disputare. Liti, tensioni, ribellioni, sembra che Trigoria in questi giorni si sia trasformata in una vera e propria polveriera.

Al centro di tutto una sola cosa: l’As Roma

Ma a prescindere dalle simpatie di ognuno di noi per questo o quel giocatore, a prescindere dalle nostre personali posizioni su quello che è accaduto nel quartier generale della Roma in quest’ultima settimana, qui l’unica cosa che conta seriamente, l’unica che ha un effettivo valore è la Roma.

E qui la domanda sorge spontanea: ma c’è qualcuno che pensa ai tifosi della Roma? Ai tifosi della Roma che non possono far altro, in questo momento, che leggere o ascoltare le narrazioni di come lo spogliatoio giallorosso si stia progressivamente disintegrando. E per quale motivo? Per due partite perse? Due stop gravissimi, per carità, impossibili da minimizzare. Ma pur sempre due partite, visto che c’è ancora mezza stagione tutta da giocare. Dunque è evidente che i problemi che si stanno manifestando in questi giorni derivano da situazioni pregresse che non sono state affrontate con la giusta determinazione, problemi che sono stati lasciati lì a fermentare e che adesso stanno minando il cammino della squadra.

Certo, Tiago Pinto è appena arrivato e forse non è ancora pronto a prendere in mano la situazione. Certo, Dan e Ryan Friedkin sono appena arrivati, e probabilmente devono ancora capire i meccanismi del calcio italiano (e di Trigoria) prima di esporsi in prima linea. Certo, Guido Fienga ormai non si occupa più del lato sportivo, dunque non è lui la persona indicata a parlare davanti ai microfoni. Ma allora chi è che mette ordine a questo caos di Trigoria?

Perché qui l’unica cosa che conta non sono gli uomini, ma l’As Roma. E la Roma deve recuperare al più presto quella solidità, societaria e sportiva, necessaria per onorare questa seconda metà della stagione, dimostrando in ogni singola partita che l’unica cosa che conta è l’AS Roma, che deve stare sempre al centro di tutto. Prima degli uomini, prima dei grandi nomi, prima dei Presidenti, degli allenatori e dei giocatori: c’è solo l’As Roma.

Forza Roma!

Exit mobile version