Rassegna stampa

Stretta UEFA sulla Roma: perché i Friedkin devono vendere giocatori

(Calcio&Finanza) La finale di Europa League persa contro il Siviglia non ha rappresentato per la Roma solamente una chance mancata di arricchire la propria bacheca, con il secondo titolo internazionale consecutivo, ma ha sbarrato ai giallorossi l’opportunità di tornare in Champions League. La massima competizione europea, come risaputo, non solo porta un’enorme visibilità, ma soprattutto ingenti entrate economiche che nessuna delle altre due coppe continentali assicura, nemmeno con un percorso perfetto fino alla vittoria finale.

Stretta Uefa sulla Roma

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, il club dei Friedkin ha firmato, lo scorso settembre, il settlement agreement con la UEFA impegnandosi di mantenere sotto controllo il costo della rosa e il bilancio, che appunto non potrà godere dei circa 50 milioni di euro che la partecipazione alla Champions League garantisce. L’accordo prevede che a fine 2026 il deficit aggregato registrato dalla Roma non superi i 60 milioni di euro con vari obiettivi intermedi da rispettare.

I giallorossi, che hanno accantonato nell’ultimo bilancio 12,5 milioni dai premi UEFA in vista di una probabile multa di 7,5 milioni per non aver rispettato alcuni obiettivi, sono chiamati a registrare cifre importanti in entrata. Il metodo più veloce? Vendere giocatori e mettere a segno le relative plusvalenze. Ecco la strada più corta che il club capitolino può intraprendere.

Un valore importante per le plusvalenze sono gli ammortamenti che riguardano la cifra spesa per il cartellino di un calciatore che la società diluisce per il numero di anni di contratto per cui il calciatore ha firmato. Prendendo in esempio Kumbulla, che ha firmato il rinnovo di contratto fino al 2027, l’ex difensore del Verona pesava a bilancio, per la quota di ammortamento, per circa 6 milioni ogni anno, con il rinnovo questa quota si è dimezzata della metà visto che la cifra residua (18,9 milioni) di ammortamento verrà spalmata fino al 2027 e non più fino al 2025, anno di scadenza del precedente accordo.

Un altro fattore, come detto, è il costo della rosa. Molto semplicemente la Roma, al momento dell’iscrizione della propria lista dei calciatori per la prossima Europa League dovrà provvedere a inserire un insieme di calciatori, il cui costo complessivo, sia inferiore rispetto a quello della lista per la stagione 2022/23, pena l’impossibilità di registrare nuovi calciatori in lista. L’esempio più recente è Solbakken.

Per rimanere dentro a questi paletti la Roma, calcolatrice alla mano, dovrà individuare il costo annuale di ogni calciatore, tenendo contro non solo dell’ammortamento per il suo cartellino ma anche del suo ingaggio lordo, e poi sommare il tutto. Ecco perché i giallorossi sono molto attenti al mercato dei parametri zero, visto che la quota di ammortamento è nulla (eccezion fatta per eventuali commissioni) e bisognerebbe contare solamente l’ingaggio. Questa singola operazione però non è sufficiente. Come dichiarato più volte dal general manager Tiago Pinto servono anche le cessioni, possibilmente di calciatori con un costo di ammortamento alto (l’infortunio di Abraham da questo punto è una doppia brutta notizia) o che garantiscano importanti plusvalenze, con quest’ultime che garantirebbero risorse importanti per le casse della Roma.

Ed è proprio questa la missione più urgente per Pinto che entro il 30 giugno dovrà registrare plusvalenze per circa 30 milioni, ma dovrà stare attento anche a non tagliare troppo il costo della rosa, il discorso vale per i calciatori che sono stati acquistati con una spesa per il loro cartellino, visto che il costo della rosa al 30 giugno 2023 sarà il valore di riferimento per quella del 30 giugno 2024, che come detto dovrà essere inferiore al precedente. In questa ragnatela di regole e paletti, la Roma rischia, se non soddisfa il proprio accordo con la UEFA, una serie di sanzioni, che vanno dal blocco del mercato fino all’esclusione per tre stagioni dalla coppe europee a partire dalla stagione 2027/28.

Fonte: calcioefinanza

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