IL TEMPO (L. PES) – Intensa, coraggiosa, europea. La Roma torna da Londra con un punto e tanto entusiasmo. Novanta minuti giocati a livello di una top della Premier e un carattere che da mesi non si vedeva. Ranieri ci riprova con la difesa a tre dando fiducia a Hummels e rilanciando gli argentini Paredes e Dybala in un 3-4-2-1 con la Joya ed El Shaarawy dietro a Dovbyk e i soliti Celik e Angelino sulle fasce. Ma dopo appena tre minuti il difensore tedesco si fa beffare da Sarr stendendolo in area di rigore. L’arbitro non fischia ma viene mandato al Var e vede il fallo netto dell’ex Dortmund. Dal dischetto Son non sbaglia e il Tottenham la sblocca. Ma la Roma c’è. Con l’anima e con la qualità di Dybala che con un paio di giocate di qualità mette in difficoltà la retroguardia degli Spurs. Proprio da una punizione dell’argentino arriva il pari giallorosso grazie alla deviazione più di spalla che di testa da parte di N’Dicka, al primo gol in giallorosso. La squadra di Ranieri continua a spingere sull’acceleratore trovando il gol del 2-1 con un gran tiro al volo di El Shaarawy ma il Faraone era di qualche centimetro in fuorigioco.
Partita accesa a Londra con tanti spazi da sfruttare da entrambe le parti e da una palla persa in zona offensiva dalla Roma nasce il nuovo vantaggio dei padroni di casa con la conclusione al volo di Johnson in anticipo su Angelino. I giallorossi rispondono colpo su colpo rischiando però diverse volte di subire ancora. All’intervallo Ranieri decide per la staffetta tra Dybala (evidentemente nelle gambe non aveva più di un tempo) e Soulé. La Roma riprende con la stessa verve dei primi quarantacinque minuti e si vede annullare due gol per fuorigioco: il primo netto di Dovbyk. L’altro, sempre con l’ucraino avanti alla linea che aveva realizzato, di pochi millimetri. Pur accettando qualche rischio la Roma dimostra una personalità smarrita negli scorsi mesi e gioca una gara su ritmi europei. Ranieri cambia gli esterni giocando le carte Zalewski ma soprattutto Saelemaekers, che rivede il campo dopo due mesi e mezzo.
Sulla schiena del belga corre un brivido quando Bentancur interviene duro sulla sua caviglia, ma per fortuna nessuna conseguenza. Pali e traverse non si contano in una serata in cui i rimpianti sono innumerevoli su entrambe le sponde. Nel finale aumenta la pressione della Roma che impegna Forster fino ad arrivare al meritatissimo gol del pareggio. Da sviluppi di corner arriva la giocata intelligente di Saelemaekers che serve Angelino sulla corsa, cross teso al centro e il tap-in vincente dell’uomo che lo meritava più di chiunque altro. Hummels sbaglia, cade ma si rialza e segna un gol fondamentale per il morale di una squadra che ora sembra davvero ritrovata. Sei punti in classifica non sono tanti ma la zona playoff è ampiamente alla portata, ma nelle mani sagge di Ranieri il futuro può essere più brillante.
Fonte: Il Tempo
Trascrizione: laroma24.it