L’allenatore del Fenerbahçe José Mourinho, ex Roma, ha parlato così in Turchia a Fanatik tornando su alcuni ricordi giallorossi.
“Prima di tutto voglio andare avanti in Europa League. È un formato nuovo e sconosciuto a tutti, ma ci dobbiamo provare. Ho allenato 200 partite in Europa, ma questa volta sarà diverso. Gli arbitri? Non ho mai avuto problemi con la UEFA. Ho un ottimo rapporto con il presidente, faccio parte della loro storia e lo sanno. Nella finale di Europa League contro il Siviglia il VAR e l’arbitro hanno deciso che non avremmo dovuto vincere la partita, mentre per 1 milione di persone era calcio di rigore. Quest’anno contro il Lilla è stato concesso un rigore molto strano. Quando morirò non dimenticherò mai la finale giocata con la Roma, spero che andrà meglio al Fenerbahçe”.
“In passato ho avuto l’opportunità di allenare una Nazionale, ma ho sempre rifiutato. Una o due partite al mese con tanti viaggi e attesa per i tornei: non è un lavoro che mi soddisferebbe. Magari quando sarò vecchio. Ora ho tante energie e voglio avere successo al Fenerbahce”, ha aggiunto. Infine, il portoghese ha commentato anche l’arrivo di Osimhen al Galatasaray: “Credo che sia un giocatore fantastico, uno dei migliori dell’Africa insieme a Salah. Se fossi un club investirei senz’altro 70-75 milioni di euro. L’unico problema è che si butta troppo a terra. Gliel’ho anche detto: non può buttarsi così tanto”.