Interviste

Mourinho all’Università di Lisbona: “Sergio Oliveira lo andrei a prendere io, amo la Roma”

(maisfutebol) José Mourinho ha rilasciato un’intervista in occasione di una conferenza all’Università di Lisbona, in cui ha parlato della Roma, della vittoria in Conference League, del mercato della società giallorossa e di Rui Patricio e Sergio Oliveira.

Ecco le parole del tecnico portoghese: 

«Posso dire che mi piace essere lì a Roma. Ovviamente non mi piace quando perdo, e perdo lì più spesso che altrove. Non mi piace quando inizia il mercato e non posso andare in Avenida da Liberdade (una delle vie principali di Lisbona, ndr). Devo andare in altri posti. Ma lo amo e lo amo perché loro mi amano. Mi piace perché ho instaurato un rapporto di grande empatia con chi è dentro e fuori il club. La vita è breve ed è importante che le persone si sentano il meglio possibile». E ancora: «Mi sento bene lì, nessuno mi ha mentito, nessuno mi ha tratto in inganno, nessuno mi ha promesso che avrei avuto tanti zeri per poter investire. Finora tutto ciò che mi hanno promesso è stato fatto. Spero che negli altri due anni di contratto, le promesse continueranno ad essere mantenute per andare nella direzione dell’evoluzione. Non nella direzione dei titoli, del vincere questo o quello, ma nella direzione di rendere la Roma un club più grande e avvicinarla a chi vince più spesso in Italia. Se mi dicono che ho una storia diversa e perché ci sono? Sono lì perché mi piace ed è importante essere nei posti dove ci piace essere».

«Quello che starà con noi è San Patrizio (Rui Patricio, ndr), come lo chiamano a Roma. Per qualche ragione si chiama San Patrizio. Alcuni di voi hanno avuto l’eresia di dire che non era titolare in Nazionale perché ha fatto una brutta stagione a Roma perché aveva commesso tanti errori… Non voglio parlarne».

«Sergio Oliveira è del Porto. Sinceramente se vogliono prestarlo come hanno fatto, lo passerò a prendere a Madrid, dove sta festeggiando il suo 30esimo compleanno. Se me lo prestano lo prendo subito, per comprarlo non so se la mia carta di credito lo permette». «Era un campione, era importante, ha tanti principi che condivide con me, principi su come essere nel calcio, su come lavorare, su come affrontare le cose – ha aggiunto sul centrocampista -. Mi ha aiutato a trasmettere quel messaggio nella seconda metà della stagione. Era un esempio di cui avevamo bisogno, è un giocatore di squadra e la squadra è molto più importante del singolo. Sono molto felice, grato, mi piacerebbe davvero che restasse con noi, ma vedremo».

 

Interviste. Mourinho a Record

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