Interviste

Mourinho al Tg Rai1: “Ho parlato coi Friedkin dopo il derby, sogno la terza finale europea. La Roma è troppo criticata”

(TgRai1) José Mourinho ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Tg Rai1, nella quale ha parlato anche del suo futuro. L’intervista integrale sarà trasmessa venerdì su Tv7. Intanto ecco alcune anticipazioni:

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“È il numero uno della storia della Roma”.

Sarebbe stato bello collaborare?
“Capisco la domanda ma devo rispondere in modo difensivo, ho anche la fama di essere un allenatore difensivo anche se la mia squadra segna sempre tanti gol. È una questione tra Francesco e la società”. 

Dopo Budapest il sogno è Dublino.
“Nella storia della Roma è stata la prima volta disputare due finali europee consecutive, puoi immaginare la difficoltà. E se pensi alle squadre che storicamente hanno giocato tre finali europee di fila, sono sempre squadre mitiche. Io dico di provare”.

Cosa risponde ai tifosi che chiedono se resterà alla Roma?
“Non lo so”.

Ha parlato con i Friedkin?
“L’ultima volta che ho parlato con mister Dan Friedkin è stata 10 minuti dopo la partita con la Lazio ed ero al telefono nel mio ufficio, la settimana scorsa ho parlato con Ryan. Parliamo di oggi e del lavoro di oggi, non di rinnovo”.

Questa sera è uscito il secondo estratto dell’intervista:

Sento sempre la voglia e la responsabilità professionale, un orgoglio, ma qui c’è qualcosa di più. Questa gente ti fa avere una temperatura diversa nella tua pelle. Io amo questa gente, e per questo motivo non ho nessun tipo di problema a dire che la Roma è molto speciale per me, nella mia carriera”. 

Sullo spogliatoio:
“Il nostro è molto unito, il profumo è buono. La gente è buona, tutti abbiamo i nostri difetti, ma siamo un bel gruppo di lavoro”.

Sull’ambiente Roma:
“Se la Roma è troppo criticata? Sì, sì, è troppo criticata e troppo protetta. Ha un profilo anche di comportamento a livello interno che apre un po’ la porta a questo tipo di situazioni, ma la Roma è troppo criticata e lo è anche Mourinho. Un piccolo esempio: il nostro tragitto per la finale di Europa League è stato facilissimo (scherza, ndr). Guarda cosa fa il Red Bull Salisburgo in , la  Sociedad in  e in campionato… il Feyenoord quello che fa in , è ancora in lotta, il Bayer Leverkusen guarda cosa sta facendo… Penso che l’ultima partita che ha perso sia stata a Roma. Se ci fosse un altro allenatore, un altro club con un altro profilo la storia sarebbe completamente diversa. Per me non è un problema dal punto di vista personale, perché è una cosa che mi ha accompagnato in tutta la mia carriera. Se per me non era un problema dieci anni fa, figurati se può esserlo ora. Ma penso sia un problema per la Roma come club, perché merita molto di più. Penso che sia un problema anche per i tifosi, che si meritano anche loro molto di più. Ma è una gioia per gli pseudo tifosi e per gli pseudo intellettuali del calcio”. 

Sui giovani lanciati finora:
“Mi emoziono per questo, nella mia storia è successo anche con giocatori importanti, come Varane che ha giocato nel mio  la prima partita da titolare in  a 18 anni. Ma anche Santon, Scott McTominay, sono diversi. Ma qui nella Roma lo è stato ancora di più in conseguenza della situazione e della comprensione di quanto fosse importante per il club a tutti i livelli, come si è visto in estate nella ‘lotta’ con il Financial Fair Play. Ma non è solo questo, è anche il senso di appartenenza di questi ragazzi. Io quando ho visto la gioia di questa gente, di D’Alessio e Cherubini per citare gli ultimi – penso siano già quindici – c’è anche un legame che resta”. 

Sul proprio futuro:
“Io al ? Quando tu hai un super allenatore perché dovresti pensare a un altro? Conoscendo Don Florentino, e lo conosco benissimo, lui è un uomo super intelligente. Se legge la stampa ha le sue idee molto chiare. Io da madridista, da uomo che ha qualche costola bianca, e da ancelottiano, spero che la stagione vada in modo fantastico e che nella prossima stagione Carlo sia ancora lì, perché penso che lui sia l’allenatore perfetto per il . Il Brasile? Secondo me solo un pazzo andrebbe via dal  quando il  lo vuole. E quel pazzo sono io, l’unico che dopo tre anni col presidente che voleva tanto, e lo voleva anche José Sanchez, che rimanessi ha deciso di andare via. Io sono sicuro che al primo segnale di Florentino Carlo rimarrà perché lui è perfetto per il  e il  è perfetto per lui”. 

Sulle offerte dall’Arabia:
Ti dico la verità, io penso che un giorno ci andrò. Ma quando dico ‘un giorno’ non intendo domani o dopodomani“.

Fonte: Tg Rai1

Trascrizione: laroma24.it

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