Prospettive e vincoli del mercato della Roma dopo l’arrivo di Dybala
Il 16 luglio del 2014, dopo un estenuante duello di mercato con la Juventus, la Roma annunciava l’acquisto di Juan Manuel Iturbe Arevalos. Iturbe era la “next big thing” del calcio italiano al punto tale che il giorno prima, una volta compreso che il suo acquisto era sfumato, l’allenatore della Juventus Antonio Conte si era dimesso con un annuncio che aveva scioccato l’intero calcio italiano. Non solo, l’account Twitter della Roma, già allora tra i più attivi ed innovativi sulla scena, aveva lanciato l’hashtag #iturbe24hrs, per seguire il nuovo acquisto nelle sue prime 24 ore in giallorosso.
Dopo un grande avvio, condito da un gol al CSKA Mosca all’esordio in Champions League ed uno allo Juventus stadium nella partita del violino di Rudi Garcia, la stagione di Iturbesi era però trasformata in un mezzo disastro, complice anche un infortunio al crociato gestito malissimo. Nel frattempo, in quel di Palermo, un giovane argentino di nome Paulo Bruno Exequiel Dybala emergeva come uno dei migliori talenti della Serie A.
Forse per paura di ripetere il flop dell’operazione Iturbe – Dybala d’altronde era alla prima stagione ad alto livello in Serie A e Roma, si sa, non è una piazza facile – il DS giallorosso Sabatini seppure interessato non affondò il colpo, lasciando via libera alla Juventus, che acquistò l’argentino per 32 milioni di euro più bonus.
L’arrivo di Paulo Dybala alla Roma
Sette stagioni e cinque scudetti dopo, l’arrivo di Dybala alla Roma ha travolto il calciomercato della Serie A come uno di quegli uragani dai dolci nomi femminili che periodicamente devastano la costa est degli Stati Uniti.

Il tanto atteso annuncio de “La Joya” ha mandato letteralmente in visibilio una tifoseria, quella giallorossa, ancora nel pieno della sbornia dei festeggiamenti per la conquista della Conference League. I tifosi delle altre squadre si sono affrettati a sminuire l’acquisto citando la clausola nel contratto che permetterebbe all’argentino di liberarsi per 20 milioni a partire dalla prossima stagione, dimenticandosi però, forse involontariamente, o forse no, della possibilità della Roma di bloccarla aumentando l’ingaggio o allungando la durata del contratto del giocatore.
L’acquisto di Dybala, oltre a scatenare gli aspetti romantici ed emozionali per l’arrivo di un numero 10 in squadra, va a colmare una lacuna ben precisa nella rosa di Mourinho, quella finalizzazione, della quale l’allenatore portoghese era ben cosciente.
Se si dovesse scegliere un singolo aspetto in cui #Dybala può migliorare l’#ASRoma è la finalizzazione: da un lato una squadra da anni poco cinica, dall’altra uno dei migliori tiratori della #SerieA.
— AS Roma Data 🏆 (@ASRomaData) July 18, 2022
Il grafico mostra la differenza Goal – xG negli ultime 5 stagioni pic.twitter.com/2xEJduncq0
Il mercato della Roma tuttavia non finisce e non può finire con l’argentino. Le partenze di Mkhitaryan e Sergio Oliveira impongono, anche da un punto di vista puramente numerico, l’arrivo di almeno un altro centrocampista oltre a Matic. La probabile conferma della difesa a tre rende invece auspicabile l’acquisto di un centrale difensivo, possibilmente di piede mancino, profilo al momento assente nella rosa di Mourinho.
L’impatto di Dybala sul bilancio della As Roma
La domanda che molti addetti ai lavori si chiedono quindi è se Tiago Pinto abbia sufficienti risorse economiche per affrontare queste trattative.
Al momento, dopo le diverse operazioni di mercato portate a termine dal dirigente portoghese, la Roma ha ridotto il costo annuo di 8 milioni, a fronte di un aumento del monte ingaggi di un solo milione, realizzando 14 milioni di plusvalenze ed un saldo in attivo di circa 13 milioni tra acquisti e cessioni.
Situazione al 20 luglio – dopo acquisto #Dybala
— AS Roma Data 🏆 (@ASRomaData) July 20, 2022
▪️Ammortamenti: ↘️ 8.9 M€`
▪️Monte ingaggi ↗️ 0.9 M€
▪️Costo annuo ↘️ 8 M€
▪️Incassi ↗️ 12.8 M€
▪️Plusvalenze ↗️ 14.1
Le ulteriori possibilità di movimento della Roma sono direttamente proporzionali alla capacità di Pinto di piazzare i diversi giocatori giallorossi attualmente sul mercato: Veretout, Diawara, Villar, Calafiori, Kluivert, Carles Perez ed El Shaarawy.
I sette giocatori pesano a bilancio per 41.6 milioni l’anno (17 di ammortamenti e 24.6 di stipendi), una cifra che considerando anche gli esuberi Bianda, Coric, Riccardi e Providence sale a 50 milioni (20.3 di ammortamenti e 29.7 di stipendi).
Veretout sembra interessare Marsiglia, Monaco, Tottenham e Milan: una sua partenza per 10 M€ genererebbe una plusvalenza di circa 6.5 M€ ed un risparmio annuo di 9.3 M€
Diawara non ha offerte concrete al momento, difficile pertanto ipotizzare una sua cessione a titolo definitivo. Nel caso di prestito del guineiano con stipendio pagato dalla società acquirente il risparmio annuo sarebbe pari a 4.6 M€.
Per Villar c’è una trattativa in corso con il Monza sulla base di un prestito oneroso da 1 M€, con obbligo di riscatto considizionato alla salvezza dei brianzoli a 7 M€ + 2M€ di bonus. Il Monza sta provando a chiudere per 6M€ complessivi, in ogni caso parlando di un prestito il risparmio annuo sarebbe pari a 1.5 M€ con eventuale incasso di 1 M€ dal prestito oneroso.
Kluivert è il giocatore con più mercato avendo offerte da Lione, West Ham, e Nizza. Ipotizzando una sua partenza per 10/15 M€ la Roma realizzerebbe una plusvalenza tra i 6 e gli 11 M€, oltre a ridurre il costo annuo di 7.6 M€.
Carles Perez, grazie all’intermedazione di quel Jorge Campos che lavora per il PSG di Wijnaldum, è vicino al trasferimento al Celta Vigo in prestito con diritto di riscatto ad 8 milioni. Il risparmio annuo in questo caso sarebbe pari a 2.5 M€.
El Shaarawy potrebbe lasciare Roma in direzione Bergamo. Mentre l’operazione che coinvolgeva Muriel è saltata, si parla al momento di un possibile scambio con Miranchuk. Essendo il faraone arrivato a parametro zero, il risparmio annuo sarebbe in ogni caso pari solo all’ingaggio di 5.6 M€.
Per Calafiori al momento solo timidi interessamenti per un prestito da parte di Monza, Cremonese e Lecce. Nel caso di stipendio pagato dalla società acquirente il risparmio annuo sarebbe pari a 1.3 M€.
Ricapitolando, dalle cessioni, in prestito o a titolo definitivo, di Veretout, Diawara, Villar, Kluivert, Carles Perez, El Shaarawy e Calafiori, la Roma potrebbe ricavare tra i 20 ed i 25 M€, oltre ad un risparmio sul costo anno di 36.2 M€ (24.6 di stipendi, 11.6 di ammortamenti). Il tesoretto a disposizione di Tiago Pinto, considerando quanto già incassato finora, ammonterebbe quindi ad una cifra compresa tra i 33 ed i 38 milioni, più uno spazio di manovra di circa 24 milioni in termini di ingaggi.
Operazione centrocampista
Per gli acquisti i nomi più gettonati sono quelli di Wijnaldum e Frattesi a centrocampo, mentre per il ruolo di centrale difensivo si parla di Senesi, N’Dicka e Natan.
L’operazione Wijnaldum dovrebbe prevedere un prestito biennale con metà dell’ingaggio pagato dal PSG ed un diritto di riscatto fissato a 15/20 milioni di euro. La biennalità del prestito permetterebbe di usufruire del decreto crescita, rendendo quindi l’esborso annuo per la Roma pari a “soli” 6.2 M€.
Per Frattesi il Sassuolo chiede 32 M€ (22.5€ considerando il 30% del sulla rivendita detenuto dai giallorossi), la Roma offre 15 M€ più Volpato. Nonostante la trattativa sembri definitivamente raffreddata, nel caso di chiusura intorno ai 20 M€, Tiago Pinto avrebbe ancora tra i 13 ed i 18 M€ da investire sul difensore centrale.

Sia Senesi del Feyenoord che N’Dicka del Frankfurt hanno il contratto in scadenza a giugno 2023. Le loro valutazioni si aggirano sui 10/15 M€ per l’argentino e sui 15/20 M€ per il camerunese, cifre che come abbiamo visto risulterebbero ampiamente spendibili dalla Roma.
L’ultimo nome proposto è quello del difensore brasiliano Natan del Bragantino. In questo caso la richiesta del club Red Bull è di circa 12 M€ ma la Roma non sembra intenzionata a spingersi oltre un’offerta di 7 M€.
A 23 giorni dall’esordio in campionato contro la Salernitana ed a poco più di un mese dalla chiusura del mercato, Tiago Pinto ha abbastanza tempo per completare la rosa della Roma in base alle esigenze di Mourinho. La cosa più importante è tuttavia che, contrariamente a quanto paventato a più riprese da stampa, radio ed insiders, potrà farlo senza dover necessariamente ricorrere alla cessione di Zaniolo per finanziare gli acquisti, ma semplicemente con la Joya di fare mercato.
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