Stagione 2021/2022

Serie A, Roma Napoli: un pareggio senza reti di buon auspicio [Video]

La Roma pareggia contro il Napoli di Spalletti e porta a casa un buon punto, dopo una prestazione senza dubbio gagliarda e convincente. Una partita ben disputata da entrambe le squadre, in cui hanno prevalso le rispettive difese sugli attacchi avversari, anche se non è stata una gara noiosa: sia la Roma che il Napoli si sono affacciate più volte verso la porta, ma nessuno degli attaccanti è riuscito a piazzare la zampata decisiva.

Una buona risposta quella della Roma dopo la brutta goleada subita in terra norvegese: con i titolari in campo i giallorossi, dopo aver tenuto testa e perso immeritatamente a Torino contro la Juventus, se la sono giocata alla pari con il Napoli capolista, che fino a ieri aveva raccolto otto vittorie in altrettante partite in Serie A.

Buona la gara di Bryan Cristante, uno dei migliori della compagine capitolina, bene anche Nicolò Zaniolo, totalmente recuperato dopo il piccolo fastidio accusato allo Juventus Stadium. Sottotono, invece, la prestazione di Mkhitaryan, che è apparso piuttosto opaco e poco ispirato.

Il coro dei tifosi della Roma per Francesco Totti

Così José Mourinho ha commentato il pareggio tra Roma e Napoli ai microfoni di Dazn:

Il primo pareggio, che partita ha visto?
Per me è stata una grande partita, è la sensazione che ho avuto: con la pressione mi è sembrata partita di alto livello. 0-0 mi sembra bene, 1-0 per noi bene e 1-0 per loro bene. E’ stata una partita dura per tutti, intensa con grande concentrazione e non dico con paura ma con rispetto da parte di tutti. C’è stata concentrazione dei giocatori difensivi e degli altri per chiudere i contropiedi e le possibilità dirette. E’ stata una partita di alto livello.

Bene la fase difensiva nelle ultime 3 partite, cos’ha cambiato?
Meno male che non hai visto la partita di Bodo (ride, ndr). I due terzini stanno migliorando, la copertura diagonale di Cristante e Veretout è molto buona, uno si sente più a suo agio ad uscire. In questa partita era importante che Zaniolo e Mkhitaryan chiudessero gli spazi interni. Oggi per la posizione di Fabian Ruiz, che è molto importante nel loro motore offensivo, Pellegrini si è abbassato e invece del 4-4-2 difensivo oggi Abraham entrava tra i centrali. La partita è stata intensa, ho visto gente stanca: è la stanchezza che mi piace di gente che ha lavorato tanto. Loro giocano molto diretti su Osimhen, ci sono state tante transizioni oggi. E’ stata dura, entrambe potevano vincere. Magari quasi unica con due allenatori espulsi.

Ecco, lei perché è stato espulso?
Chiedevo palla per noi, non ho detto niente di speciale all’arbitro. Io e Spalletti siamo stati espulsi ma l’arbitro, secondo la mia sensazione, ha fatto un lavoro equilibrato. Ha partecipato ad una partita dove nessuno va a casa felice, ma con la sensazione che il risultato è giusto.

Se voleva una reazione dopo giovedì, oggi l’ha avuta dai suoi ragazzi.
Quando si fa una cagata grossa come la nostra, la partita successiva dal punto di vista emotivo è difficile e il peso è diverso. Il Napoli ha cercato di vincere, è un tipo di partita dove essere umile e riconoscere il peso dell’avversario. Loro volevano vincere e anche noi, magari lo spettacolo non è stato fantastico ma in panchina la sensazione che ho avuto è quella di una partita impegnativa, anche io sono stanco…

La decisione di mandare in tribuna 5 giocatori?
Adesso mi metti in una situazione difficile. Sono cose di spogliatoio, messaggi di spogliatoio, prestazioni negative che anche con una panchina piena di ragazzini per me è un messaggio importante. Ci sono partite e partite, però la partita rimane nella mia storia ed è difficile perdonare.

Conta di recuperarli?
Certamente, conto di recuperarli. Non sono giocatori con una croce sulla faccia.

Le è piaciuta di più la Roma contro la Juve o questa?
La mia sensazione è che sono state partite diverse: abbiamo dominato di più la partita contro la Juve, abbiamo avuto più controllo del pallone e non abbiamo giocato in transizione. Oggi dal punto di vista della gestione della palla siamo stati più una squadra di transizione. Con la Juve mi è piaciuta la personalità di dominare il gioco con la costruzione bassa. Oggi mi è piaciuta l’organizzazione con cui abbiamo ‘controllato’ l’uscita in profondità per Osimhen. Controllato tra virgolette, perché uno come lui è difficile da controllare. Sono partite che mi sono piaciute per due ragioni diverse e mi danno la sensazione che la nostra squadra, 11-12-14 giocatori, mi piace veramente e c’è materiale umano per lavorare e imparare. Abbiamo giocato con 2 delle 3-4 squadre più forti di Italia, abbiamo raccolto un solo punto ma la sensazione è che abbiamo giocato faccia a faccia con tutte e due.

Ha parlato di più in campo con Insigne…
E’ un ragazzo divertente, scherzavamo… E’ molto pesante con l’arbitro, gli ho detto di giocare e lasciare l’arbitro tranquillo. Vado a casa con la sua maglia.

Ma parlavate in italiano o napoletano?
Un po’ di tutto (ride, ndr).

Forza Roma!

Roma Napoli: la partita

Alessandro Oricchio

Docente e ricercatore di Lingua Spagnola, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe. Da gennaio 2021 redattore e speaker di TeleRadioStereo 92.7

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