Superba. Semplicemente superba. Così è stata la prestazione della Roma che ha battuto l’Atalanta sul proprio campo ed è tornata nella Capitale con tre punti in tasca e la consapevolezza che la vittoria di Bergamo può rappresentare un importante punto di svolta della stagione.
Perché la gara disputata dai giallorossi contro i temibili nerazzurri è stata completa: determinazione, grinta, concentrazione, strategia, spirito di sacrificio, cinismo. Un mix praticamente letale per gli uomini di Gasperini, che si sono ritrovati sotto nel punteggio dopo pochissimi secondi, grazie a una bella combinazione tra Zaniolo e Abraham finalizzata dall’inglese. Quando si gioca a Bergamo, si sa, non bastano uno, due, tre gol di vantaggio, perché i nerazzurri hanno dimostrato in questi ultimi anni di non essere una squadra che si arrende: e la Roma ha accettato la sfida, battagliando su ogni pallone, in ogni singolo contrasto, anche con quei calciatori che sono più abituati a giocare di fioretto che di spada.
Una battaglia durata 95 minuti, in cui la Roma ha anche sofferto, sì, ma senza vacillare, senza mostrare paura o timore reverenziale: si è difesa con ordine, con tigna, con massimo impegno. Sono state asfissianti le marcature, soprattutto quelle di Smalling e Ibañez che non hanno concesso praticamente neanche un centimetro agli avversari, continui i raddoppi sui portatori di palla dell’Atalanta, innumerevoli le rincorse difensive degli attaccanti capitolini.
Insomma, una partita che la Roma ha vinto con merito, grazie a Tammy Abraham, autore di una doppietta che lo porta a sei reti messe a segno in Serie A, grazie a Nicolò Zaniolo, tornato al gol nella massima competizione nazionale dopo oltre 500 giorni, grazie alla seconda marcatura consecutiva di Chris Smalling che, dopo aver lasciato le briciole a Zapata, si è anche tolto la soddisfazione di trafiggere Musso.
Una partita importante, giocata con grinta, concentrazione ma anche tanta strategia. Un match che serve, oltre che per la classifica, per la testa, perché infonde fiducia nei calciatori a disposizione di José Mourinho e consapevolezza dei propri mezzi.
Forza Roma!
