Interviste post partita

Gianluca Mancini dopo Roma Leicester: “Mourinho è il capobranco, finale meritata”

(asroma.com) Dopo il match vinto dalla Roma contro il Leicester Gianluca Mancini ha parlato nella conferenza stampa post partita. Ecco le parole di Gianluca Mancini al termine di Roma Leicester: 

Avete vinto con il cuore, senza rischiare nulla.
L’abbiamo vinta, era importante questo. Dopo il risultato dell’andata, era importante vincere e stavolta abbiamo sofferto meno, siamo stati più compatti e abbiamo pressato di più. Poi è normale che la squadra in svantaggio spinga, ci siamo abbassati ma non ci sono stati grossi pericoli. Una finale meritata.

Le vostre emozioni?
L’avete visto in campo, abbiamo ringraziato tutta la gente allo stadio. Sono da 3 anni alla Roma, ho vissuto un anno di Covid e non ho vissuto così l’Olimpico, è qualcosa che ti mette i brividi e ti dà carica in più. Come ha detto il mister era la quattordicesima partita, abbiamo fatto un cammino lungo, andare così avanti in Europa toglie energia al campionato e abbiamo perso un po’ di punti. Così raggiungere la finale è un’emozione unica, non dico che c’è stata gente che ha pianto perché non abbiamo ancora vinto ma è stato un primo passo di cui essere felici.

È qui da 2 anni, cosa è cambiato dal punto di vista mentale.
Quando sono arrivato c’era un altro allenatore, poi ogni stagione è diversa. Parlando di quest’anno, abbiamo un tecnico che sa vincere e sa farti crescere dal punto di vista mentale e tattico. Dobbiamo seguirlo ma c’è un processo di crescita, non è che se hai Mourinho in panchina vinci subito. Abbiamo avuto difficoltà come tutti, ad oggi posso dirti che la mentalità è cambiata grazie ai risultati che sono arrivati. Abbiamo fatto tante partite senza perdere e questo ci ha aiutati a crescere, poi ci conosciamo da tempo e cerchiamo di lavorare insieme per raggiungere questi obiettivi.

Mourinho ha parlato di ‘vittoria di famiglia’. Che padre di famiglia è Mourinho?
È una vittoria di tutti. Noi giocatori andiamo in campo, il mister ci dice cosa fare ma la vittoria è dello staff, siamo davvero una famiglia. Il mister è un capobranco, tira fuori il meglio di noi, ci tiene svegli e attenti e come un buon padre di famiglia ci sgrida e ci dice le cose in faccia, qualcosa di positivo.

I calci piazzati, c’è stato qualche lavoro particolare?
No, è un aspetto su cui lavoriamo come sempre. Sapevamo che il Leicester è la squadra di Premier a subire più gol su calci piazzati, quindi c’è stata questa voglia, quando sai che una squadra è più debole a difendere, vai con più cattiveria. All’andata abbiamo battuto solo un corner, oggi di più ed è uscito il gol di Tammy. E’ una nostra caratteristica, abbiamo giocatori che calciano bene come Pellegrini, Veretout e Oliveira e 4-5 saltatori, è importante segnare sulle palle inattive.

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