As Roma Giovanili

Largo ai giovani. Viva i giovani della As Roma!

Nicola Zalewski è solo l'ultimo dei tanti giovani lanciati in pianta stabile da Mourinho. Che questo faccia parte del progetto sostenibile?

All’inizio fu Afena Felix Gyan. Poi si aggiunsero in una serata speciale Christian Volpato ed Edoardo Bove. Infine, nell’ultimo match di campionato contro la Lazio, Nicola Zalewski. Tralasciando coloro che hanno trovato spazio, esordito per qualche minuto o più semplicemente hanno ricevuto le loro prime convocazioni in Prima Squadra, è molto interessante vedere come Mourinho non abbia paura a mettere dentro i giovani cresciuti a Trigoria.

Bufera social per Zalewski: ecco cosa è successo (VIDEO) - Siamo la Roma
Nicola Zalewski. Uno dei migliori in campo nel derby contro la Lazio.

Novità oppure no, la Roma dimostra che anche in Italia si può lasciare spazio alle nuove leve, alcune delle quali in grado non solo di ritagliarsi spazio ma addirittura scalzare i titolari. In fondo serve applicazione, capacità, senso di responsabilità. E talento. Caratteristiche che, sapientemente abbinate a comportamenti giusti, sono sufficienti per convincere uno degli allenatori più vincenti della storia.

Provando ad allargare il discorso, nulla vieta di pensare che dietro questa scelta non ci sia solo una necessità stringente dettata dal momento. Sin dal suo arrivo a Roma, Mourinho ha parlato di progetto di 3 anni, lasso di tempo nel quale la Roma doveva crescere a livello Nazionale e diventare sostenibile. Ecco. Proprio il termine sostenibilità diventa il tema centrale dal quale è possibile fare qualche ragionamento in più.

Mister Mourinho ed uno dei suoi giovani Edoardo Bove.

Partendo da un presupposto inequivocabile. Il settore giovanile della Roma è uno dei migliori in Italia, dalla Primavera all’U14. Attività di scouting, capacità di saper selezionare i migliori giocatori, investimenti intelligenti su calciatori all’estero, allenatori e preparatori eccellenti. Un insieme di fattori che rendono invidiabile il prodotto finale che grandi soddisfazioni ha dato ai tifosi nel corso degli anni.

Creare un continuum non è però cosi scontato. Perché se il salto da un Under ad un’altra talvolta avviene in maniera naturale (e sono tanti i giocatori che disputano partite sotto età), quello al professionismo è indubbiamente più complesso, dovendosi confrontare con calciatori di esperienza e talvolta di levatura internazionale. Poi però riguardi con attenzione il match di Zalewski, soprattutto in copertura su Felipe Andersson, e ti rendi conto che le basi ci sono. E che da quel momento in poi devi lavorare sulla testa del giocatore, fargli capire che una partita è un episodio a se. E che ora arriva il momento più difficile. Quello di confermarsi.

Ascoltando pareri qua e la, in molti dicono di non vedere, dietro la Prima Squadra, giocatori pronti. Che quella di quest’anno sia un’annata non eccezionale, escludendo forse Joel Voelkeling Persson. Da buon appassionato, ho imparato nel tempo che farsi prendere dal voler “avere ragione” si rischia di sbagliare in maniera evidente. Pertanto mi rimetto nelle mani sapienti di Mister Mourinho che ha già dimostrato di sapere bene cosa fare e come gestire i suoi uomini.

joel volkerling persson
Joel Voelkerling Persson. Nella sua classica esultanza alla CR7. Che sia lui il prossimo da lanciare in Prima Squadra?

Poi è chiaro. Uno ci spera sempre. D’altronde chi non vorrebbe che proprio dalle giovanili venga fuori un gruppo di giovani affamati e talentuosi in grado di alzare il livello della squadra? In questi casi bisogna dotarsi dell’unica qualità fondamentale. La pazienza. Quella che hanno avuto Bove, Volpato, Gyan e Zalewski nell’attendere il proprio momento. E sapere che a dettare i tempi sia uno come Mourinho mi fa stare certamente più tranquillo.

As Roma Giovanili

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio