I giovani della As Roma, gli italiani e la Nazionale
Il problema della Nazionale Italiana è veramente la mancanza di giovani? Proviamo in questo articolo a rispondere a questo dubbio.
Ci risiamo. L’ennesima figuraccia della Nazionale Maggiore, eliminata per la seconda volta consecutiva dal Mondiale, riapre il solito dibattito riguardo la presunta mancanza di giovani italiani in Serie A per l’abbondante utilizzo degli stranieri. Di fatto non importa che dinanzi avevamo la modesta Macedonia del Nord, il cui valore totale è pari a quello di due dei tre attaccanti titolari. Quando c’è da prendersela con qualcuno meglio dare le colpe al calcio italico.
Senza voler allargare troppo l’analisi, includendo la totalità delle squadre del massimo campionato, mi sono soffermato sulla As Roma, provando a capire se questa critica mossa dalla maggior parte dei giornalisti fosse corretta. Soprattutto se effettivamente nel settore giovanile si punta più sui giocatori stranieri a discapito dei nostrani.
I giovani della As Roma e la Nazionale
La Primavera di Alberto De Rossi, fiore all’occhiello del settore giovanile giallorosso, quest’anno conta i seguenti giocatori, fra quelli che più spesso si vedono in campo:
- Davide Mastrantonio
- Raul Morichelli
- Filippo Missori
- Yuri Rocchetti
- Filippo Tripi
- Giacomo Faticanti
- Marzio Di Bartolo
- Riccardo Pagano
- Cristian Volpato
- Claudio Cassano
- Luigi Cherubini
- Antonio Satriano
- Cristian Padula
13 giocatori in totale, 7 dei quali si potrebbero definire “titolarissimi”. Parliamo tra l’altro della squadra attualmente primatista del campionato, pertanto una delle migliori realtà nazionali. Guardando invece gli stranieri si può tranquillamente parlare di Keramitsis, Ndiaye, Tahirovic e Persson come le pedine più spesso utilizzate da De Rossi (con Oliveras spesso in ballottaggio con Rocchetti).
Sarà un’eccezione? Un caso singolo in mezzo a tanti? Forse. Poi però vedo giocare Scalvini nell’Atalanta di Gasperini, Coppola nel Verona di Juric, tanto per fare due esempi, e allora qualche dubbio mi sovviene. Non basta? Guardiamo le Nazionali giovanili.
L’Under 21 è attualmente prima nel suo girone di qualificazione agli Europei di categoria con molti giocatori che vediamo spesso in campo in Serie A come Lovato, Rovella, Yeboah … ed un portiere di cui si parla molto bene (Marco Carnesecchi).
L’Under 19 si è qualificata ieri all’Europeo che si disputerà in Slovacchia battendo nettamente il Belgio per 0-2. Una Nazionale che già in passato ci aveva dato parecchie soddisfazioni, come quella del 2016 con Barella, Locatelli e Meret battuta in finale dalla Francia di Mbappé, o quella del 2019, con Tonali, Zaniolo e Scamacca sconfitta 4-3 ai supplementari dal Portogallo.
Non voglio saltare a conclusioni affrettate dettate solo da dati ed informazioni raccolte in maniera abbastanza superficiale. Mi sembra però chiaro che il materiale a disposizione c’è eccome. Che probabilmente gli allenatori dovrebbero avere maggiore fiducia nei ragazzi, consentendogli anche di sbagliare.
Talvolta sarebbe più semplice guardare i problemi da un’altra prospettiva. Magari ci accorgeremmo che anche un selezionatore può sbagliare.
