As Roma Giovanili

Mister Turnover. Che pa… zienza, Signor De Rossi!

I continui cambi di formazione dell'allenatore della Primavera convincono in parte gli appassionati. Questa la strada migliore per portare i giallorossi alla vittoria finale?

Ci risiamo. In assoluta continuità con quanto già visto durante i precedenti match dopo la ripresa del campionato, la Roma Primavera è scesa in campo contro il Torino con l’ennesima formazione rivoluzionata. Tutti i reparti sono stati coinvolti, dalla difesa che ha visto il ritorno di Vicario, causa assenza di Keramitsis in prima squadra, al centrocampo con la conferma di Tripi, stavolta di fianco a Faticanti, ed in attacco con la coppia Cassano-Padula vista nei minuti finali del match contro il Genoa.

Il precedente articolo sul tema, nel quale avevo mosso una critica tutto sommato costruttiva a Mr. De Rossi, ed alcuni miei tweet sulla pagina As Roma Giovanili, hanno suscitato molti commenti da parte dei tifosi, alcuni concordi altri con una visione totalmente diversa. Proprio a questi ultimi voglio rispondere con questo articolo, citando le loro riflessioni che prenderò come spunto per spiegare meglio il mio punto di vista.

Comincio da questa riflessione di Wolf_Yellowred che ho letto spesso. Giocare ogni 3-4 giorni obbliga il Mister al turnover dei giocatori. Ci mancherebbe! E sono convinto anch’io che un allenatore non debba limitarsi a 12-13 giocatori in stagione. Ma ci sono tanti modi per alternare i giocatori, e cerco di spiegarlo con un esempio molto pratico partendo da una domanda: cosa cambia, da un punto di vista di minutaggio, giocare il primo tempo o il secondo? Entrambi sono di 45 minuti. Ad essere più pignoli è più probabile che il secondo tempo duri di più, visto il recupero che di solito da l’arbitro per le sostituzioni che avvengono nella seconda parte del match.

Questo per dire cosa? Che se io lascio un giocatore riposare tutta la partita è un conto, se non lo faccio partire dall’inizio e magari lo inserisco nel secondo tempo in concreto non lo sto facendo riposare. Spesso il vedere il giocatore nella formazione iniziale porta a considerare la situazione in modo completamente fuorviante. A questo concetto se ne lega un altro e lo spiego citando un altro tweet.

EvilRouge esprime due concetti interessanti, su uno dei quali concordo perfettamente, ossia la mia ignoranza in termini di “principi di fisiologia e dell’allenamento”. Però i due tweet insieme mi portano ad un’unica riflessione che scrivo di seguito mostrando un dato, le partite finora disputate da Filippo Tripi.

turnover de rossi

Prendendo come riferimento Cagliari, la prima partita dopo la ripresa del Campionato, il Capitano giallorosso non si è mai fermato, come ha sempre giocato dal primo minuto il terzino destro Filippo Missori. Mi chiedo allora se questi principi che non conosco per questi giocatori non valgano. E se per Filippo Tripi è chiaro che ci sono alternative per sostituirlo (mi riferisco in particolare a Raul Morichelli nel ruolo di centrale di difesa) perché non è stata ancora provata un’alternativa a Missori? Se dovesse accadere una squalifica o un infortunio?

A proposito di Filippo Tripi c’è un altro tema sul cui ritengo doveroso dare un ulteriore contributo prendendo spunto da questo tweet.

Nulla da eccepire sulla sua straordinaria duttilità, giustamente sottolineata anche da Mourinho. In cinque partite abbiamo visto Tripi spostarsi di continuo, dalla difesa a centrocampo, sostituendo nell’ordine Morichelli, Ndiaye, Keramitsis, Faticanti e Tahirovic. Mi chiedo però quanto sia giusto questo continuo spostare pedine, soprattutto partendo da un principio fondamentale. Questa squadra, come tutte le altre del campionato, si è fermata causa Covid in un momento nel quale la Roma era praticamente ritenuta imbattibile. In questa prima fase era importante tornare a lavorare sui meccanismi di gioco, permettendo ai giocatori di ritrovarsi e ritrovare le distanze tra uomini e reparti, i movimenti in campo e molto altro ancora. Possibile pensare che questo continuo proporre una formazione diversa non stia agevolando, in questo senso, i ragazzi?

DodoM_1706 ci tiene a sottolineare che quando hai 11 punti di vantaggio la squadra non punta a vincere e che la vera vittoria sia dare 1 o 2 giocatori alla prima squadra. Se cosi fosse mi rimarrebbe difficile capire la gestione delle partite di De Rossi. Per essere chiaro faccio un altro esempio in concreto, tornando a Roma-Torino giocata due giorni fa. In campo, come già scritto sopra, ci sono Cassano e Padula ed il primo tempo si conclude con gli ospiti in vantaggio per 1-2. Se io non avessi l’obiettivo di vincere lascerei la squadra in questo modo, oppure inserirei altri giocatori che ho intenzione di testare come Koffi o Vetkal, tanto per fare due nomi. Ed invece prima entra Persson, poi Tahirovic ed infine Satriano. Credo pertanto sia inutile andare avanti con il ragionamento.

Ultimo aspetto, ma non ultimo per importanza, è un’ulteriore riflessione dello stesso interlocutore. Che non ha nulla a che vedere con il Turnover ma che vorrei comunque discutere in questa parte finale perché personalmente stancante.

Un ragionamento sentito troppe volte in Prima Squadra che ora mi ritrovo a leggere anche per la Primavera. Per quale motivo si debba sempre e comunque essere costretti a scegliere? “Saresti disposto a vendere Zaniolo se la Roma agganciasse il quarto posto?”. Ma perché? Per quale diavolo di motivo non dovrei desiderare di vedere i ragazzi di De Rossi alzare il trofeo della vittoria e sperare che Faticanti e Volpato diventino il “nuovo DDR” ed il “nuovo Totti“? Un gioco al quale, perdonatemi, non ho intenzione di partecipare.

Rimane un principio, e concludo. La squadra è molto forte, ci sono giocatori importanti ed il lavoro fatto negli anni è encomiabile. La mia rimane una riflessione che vorrei spingesse ad una discussione sana e costruttiva. Non distruttiva. Perché, in fondo, a me interessa sempre e soltanto una cosa. Vedere la Roma trionfare.

E allora, nonostante le critiche, buon lavoro Mister De Rossi.

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